Il
Miur ha elaborato un "questionario di percezione": vuole rilevare il
grado di gradimento sulla qualità dei servizi offerti dalla scuola.
Sarà proposto ai genitori di tutte le scuole.
Un lettore superficiale potrebbe valutare positivamente il
coinvolgimento dei famigliari degli studenti: avrebbe colto il senso
dell'operazione se la sua lettura avesse focalizzato il significato del
verbo "percepire".
La percezione è definita nel vocabolario Treccani come "atto del
percepire, cioè del prendere coscienza di una realtà che si considera
esterna".
Si tratta di una visione dell'istituzione contraria alla legge. La
presidenza dell'organismo strategico della scuola spetta a un genitore
che garantisce il rispetto del mandato ricevuto. Risalta per
importanza, tra gli adempimenti previsti, l'approvazione del Piano
Formativo che vincola, indirizzando, l'attività di tutti gli organismi
dell'apparato scolastico.
I genitori non sono esterni, sono al vertice della progettazione degli
itinerari di studio per il conseguimento delle finalità formative. E'
loro facoltà intervenire su eventuali scostamenti risultati attesi -
esiti.
Il questionario di percezione, figlio di una cultura del tempo che fu,
scaraventa i genitori fuori scena.
Enrico Maranzana
zanarico@yahoo.it