È
partita
nei
giorni
scorsi
con
la
consegna
dei
quesiti
del
movimento
in
difesa
della
scuola
pubblica
contro
la
legge
107
e
la
cattiva
scuola
di
Renzi,
e
di
quelli
del
movimento
Trivelle
Zero
e
Rifiuti
Zero,
una
inedita,
complessa
ma
anche
esaltante
campagna
referendaria
su
un
vasto
arco
di
tematiche
sociali
antiliberiste,
fondata
non
su
partiti
o
strutture
istituzionali
ma
su
una
grande
alleanza
di
movimenti,
organizzazioni
e
reti
sociali.
La
vastità
e
qualità
dei
temi
affrontati
non
ha
precedenti
e
non
è
paragonabile
ad
alcune
"lenzuolate"
di
quesiti
presentati
negli
anni
scorsi
da
questo
o
quel
partito
o
da
schieramenti
politicanti
istituzionali.
Questa
volta
il
movimento
per
la
scuola
pubblica,
il
movimento
per
l'acqua
e
le
campagne
contro
gli
inceneritori
e
le
trivelle
hanno
deciso
di
lanciare
dal
basso
una
straordinaria
campagna
di
referendum
sociali
che
punti
a
cancellare
i
più
odiosi
provvedimenti
della
legge
107
per
la
scuola
e
a
cambiare
le
politiche
ambientali,
a
partire
dallo
stop
definitivo
alle
trivellazioni
petrolifere
e
all'eliminazione
degli
inceneritori,
referendum
capaci
di
rafforzare
e
unificare
la
mobilitazione
sociale
e
di
estendere
il
coinvolgimento
diretto
delle
persone,
al
fine
di
disegnare
un
altro
modello
sociale.
In
particolare,
contro
la
legge
107
e
la
cattiva
scuola
di
Renzi
19
esponenti
del
movimento
in
difesa
della
scuola
pubblica
hanno
depositato
questa
mattina
quattro
quesiti,
per
eliminare
i
superpoteri
concessi
ai
presidi,
dalla
chiamata
nominale
dei
docenti
alla
possibilità
di
distribuire,
usando
il
Comitato
di
valutazione,
aumenti
salariali
agli
insegnanti,
per
un
presunto
"merito",
a
propria
discrezione;
per
cancellare
l'obbligo
alla
"alternanza
scuola
-
lavoro"
per
almeno
400
ore
ai
tecnici/professionali
e
200
ore
ai
licei,
nonché
le
donazioni
private,
detratte
dalla
fiscalità,
a
singole
scuole.
Tali
quesiti
sono
stati
presentati
da
un
vasto
arco
di
forze,
protagoniste
delle
fortissime
lotte
dello
scorso
anno
contro
la
legge
107,
sindacati,
associazioni,
reti
nazionali,
a
partire
da
COBAS,
FLC
Cgil,
Gilda,
Unione
degli
Studenti,
Comitati
LIP,
Unicobas,
che
hanno
firmato
unitariamente
tutti
i
quesiti.
Sarà
anche
una
stagione
referendaria
per
la
democrazia,
pure
essa
sotto
attacco
da
parte
del
governo
attraverso
le
"riforme"
costituzionali
che
nell'autunno
prossimo
affronteranno
il
referendum
confermativo.
Pur
nella
nostra
dimensione
autonoma,
e
del
tutto
indipendente
da
partiti
e
politica
politicante,
vogliamo
contribuire
anche
alla
campagna
per
il
NO
alla
controriforma
istituzionale,
poiché
la
democrazia
coincide
con
il
potere
che
hanno
le
persone
di
decidere
sulle
scelte
di
fondo
per
gli
assetti
della
società.
Così
come
sosteniamo
il
referendum
No
Triv
sulla
proroga
indefinita
alle
concessioni
per
l'estrazione
di
idrocarburi
entro
le
12
miglia,
che
si
svolgerà
il
prossimo
17
aprile.
La
raccolta
firme
inizierà
il
9
aprile.
Chiediamo
a
tutti
i
lavoratori
della
scuola
che
si
sono
battuti
contro
la
legge
107
a
firmare
i
quesiti
referendari
e
ad
impegnarsi
nella
raccolta
delle
firme.
Se
sei
interessato
a
contribuire
alla
riuscita
della
campagna
referendaria
contattata
il
riferimento
a
te
più
vicino
tra
i
seguenti:
AGRIGENTO Totò La Marca 3890446924 m.marziotta@virgilio.it
CALTANISSETTA Lirio Scarciotta 3333798040 lirio.scarciotta@virgilio.it
CATANIA Nino De Cristofaro 3381129674 antoninodec@tiscali.it
PALERMO Carmelo Lucchesi 3397933992 carmelolucchesi@libero.it
SIRACUSA Lorenzo Perrona 3477343937 lorenzoperrona@hotmail.com
Cobas Scuola Sicilia