Chiariamo che i motivi dello sciopero del personale della scuola l'8 giugno sono tanti, a partire dalle forti preoccupazioni per la ripresa delle attività didattiche in sicurezza per tutti gli alunni di ogni età, del personale scolastico e delle famiglie intere.
Mancano totalmente:
• un piano straordinario di investimenti che renda possibile la ripresa in condizioni di sicurezza delle attività scolastiche in presenza;
• risorse economiche, per consentire un necessario potenziamento degli organici (docente e Ata) indispensabile per:
• gli interventi relativi alla responsabilità in materia di sicurezza;
• l’attivazione delle procedure relative alla rilevazione dello stress lavoro correlato dei dirigenti scolastici;
• l’erogazione delle risorse economiche necessarie a compensare il taglio del FUN a partire dall’anno scolastico 2017/18, in applicazione dell’Intesa sottoscritta il 20 dicembre 2019.
Per garantire il funzionamento delle scuole sono indispensabili specifici investimento per:
• un piano di formazione di tutto il personale;
• il potenziamento degli strumenti informatici
• assicurare un rinnovo contrattuale che sappia riconoscere le diverse professionalità operanti nel sistema scuola con risorse aggiuntive
• provvedere a incrementare le risorse per il miglioramento dell’offerta formativa
• intervenire in tema di edilizia scolastica per consentire di lavorare e studiare in edifici sicuri.
Infine, nessuna risposta al precariato dei docenti con 36 mesi di servizio, necessari per assicurare alle scuole tutti i docenti in classe, a partire dagli insegnanti di sostegno.
In conclusione, preso atto che
• sono ormai trascorsi due anni dall’inizio della vertenza;
• sono stati sottoscritti due accordi di cui uno con l’attuale Presidente del Consiglio
• preso atto delle risposte assolutamente insufficienti dell’Amministrazione le Organizzazioni Sindacali sono assolutamente insoddisfatte, confermano lo stato di agitazione e proclamano lo sciopero.
Tavolo di conciliazione: risposte insoddisfacenti da parte del Ministero. I Sindacati indicono lo sciopero della scuola l’8 giugno. Per ripartire servono investimenti straordinari, non piccoli aggiustamenti.
CISL SCUOLA TA-BR
Mancano totalmente:
• un piano straordinario di investimenti che renda possibile la ripresa in condizioni di sicurezza delle attività scolastiche in presenza;
• risorse economiche, per consentire un necessario potenziamento degli organici (docente e Ata) indispensabile per:
- Ridurre il numero di alunni per classe.
- Rispettare rigorosamente il tetto massimo di 20 alunni per classe in presenza di alunni con disabilità
- Assicurare piena funzionalità alle segreterie e garantire sorveglianza e rigorosa applicazione delle misure di sicurezza e anti-contagio in tutti i plessi e in ogni singolo piano degli edifici
- Consolidare a regime la figura dell’assistente tecnico in tutte le scuole del primo ciclo
- Rivedere i parametri per il dimensionamento delle istituzioni scolastiche con DS e DSGA alle scuole con almeno 500 alunni e con il limite massimo 900 alunni per ogni istituzione scolastica
- Assumere a tempo indeterminato dal 1° settembre 2020 attingendo da graduatoria per soli titoli il personale con almeno tre anni di servizio
- Rinnovare le graduatorie provinciali con procedura on line entro agosto 2020 per evitare il ricorso alle “messe a disposizione”
- Bandire un concorso riservato per Dsga riservato agli AA facenti funzione con almeno tre anni di servizio sul profilo privi del titolo di studio specifico.
• gli interventi relativi alla responsabilità in materia di sicurezza;
• l’attivazione delle procedure relative alla rilevazione dello stress lavoro correlato dei dirigenti scolastici;
• l’erogazione delle risorse economiche necessarie a compensare il taglio del FUN a partire dall’anno scolastico 2017/18, in applicazione dell’Intesa sottoscritta il 20 dicembre 2019.
Per garantire il funzionamento delle scuole sono indispensabili specifici investimento per:
• un piano di formazione di tutto il personale;
• il potenziamento degli strumenti informatici
• assicurare un rinnovo contrattuale che sappia riconoscere le diverse professionalità operanti nel sistema scuola con risorse aggiuntive
• provvedere a incrementare le risorse per il miglioramento dell’offerta formativa
• intervenire in tema di edilizia scolastica per consentire di lavorare e studiare in edifici sicuri.
Infine, nessuna risposta al precariato dei docenti con 36 mesi di servizio, necessari per assicurare alle scuole tutti i docenti in classe, a partire dagli insegnanti di sostegno.
In conclusione, preso atto che
• sono ormai trascorsi due anni dall’inizio della vertenza;
• sono stati sottoscritti due accordi di cui uno con l’attuale Presidente del Consiglio
• preso atto delle risposte assolutamente insufficienti dell’Amministrazione le Organizzazioni Sindacali sono assolutamente insoddisfatte, confermano lo stato di agitazione e proclamano lo sciopero.
Tavolo di conciliazione: risposte insoddisfacenti da parte del Ministero. I Sindacati indicono lo sciopero della scuola l’8 giugno. Per ripartire servono investimenti straordinari, non piccoli aggiustamenti.
CISL SCUOLA TA-BR