Puntuale come Sanremo, ogni anno, nel mese di maggio, ritorna pure il
dottor INVALSI. Ma a che serve, visto che la situazione non è affatto
migliorata, anzi peggiora ulteriormente ogni anno che passa? In questo
caso, il malato sarebbe la scuola italiana, ma i medici (ovvero il
dottor INVALSI, che poi sarebbe il MIUR) non sono assolutamente in
condizione di formulare la diagnosi esatta e tantomeno di suggerire la
terapia più efficace per debellare il virus. Mi sorge spontaneo il
dubbio che il virus possa appartenere al ceppo dello stesso INVALSI. In
sostanza, il virus del morbo potrebbe addirittura essere
(paradossalmente) il medico che dovrebbe debellarlo. I test INVALSI
sono inadeguati ai tempi, se non altro perché oggi non basta monitorare
e valutare (in termini statistici) gli standard generali di
apprendimento degli alunni e la qualità delle scuole, ma servirebbe
anche saper accertare se i discenti, oltre a studiare ed imparare la
grammatica italiana e la matematica, sono educati ai valori della
cittadinanza attiva. E per verificare simili aspetti formativi, i quiz
INVALSI servono a ben poco, per cui andrebbero superati.
Lucio Garofalo