Gite scolastiche, su
oltre 15.500 autobus controllati dalla Polizia stradale nel 2016 quasi
2.600 non hanno superato l’esame. Sotto la lente soprattutto
irregolarità nei documenti, ma anche pneumatici lisci, fari rotti e
mancato rispetto dei tempi di guida o riposo. Sono i numeri riferiti
oggi a Roma in occasione del rinnovo dell’accordo tra Miur e Polizia
stradale, che punta a intensificare i controlli su veicoli e conducenti
prima della partenza e lungo l’itinerario del viaggio di istruzione.
«Il problema sicurezza esiste e noi non ci tiriamo indietro» ha detto
il sottosegretario all’Istruzione, Gabriele Toccafondi, spiegando che
«con questa collaborazione facciamo anche educazione stradale».
Gli obiettivi dell’accordo
L’intesa, avviata nel 2016 e rinnovata oggi, prevede verifiche sui bus
prima della partenza (su richiesta delle scuole) e attività di
controllo su strada durante il viaggio. «Vogliamo che le gite
scolastiche siano fatte perché sono momenti di esperienza e di
educazione per i ragazzi, ma che siano fatte in sicurezza» ha detto il
sottosegretario Toccafondi. In occasione della firma del nuovo accordo
il Miur e la Polizia hanno diramato informazioni utili alle scuole per
l’organizzazione in sicurezza delle gite, con indicazioni sulla scelta
e la regolarità delle imprese di trasporto, sull’idoneità del
conducente e sulle condizioni generali dei veicoli. Ogni scuola potrà
segnalare alla Polizia Stradale i propri viaggi o programmare controlli
lungo l’itinerario, che saranno effettuati a campione, inviando
richiesta scritta tramite modulo. Inoltre, prima della partenza le
scuole potranno richiedere l’intervento della Sezione polizia Stradale
della provincia di appartenenza per un controllo del mezzo di trasporto
e per la verifica dell’idoneità del veicolo e del conducente.
Documenti irregolari e pneumatici lisci le violazioni più frequenti
Nel corso del 2016, spiega il Miur in una nota, la Polizia Stradale ha
impiegato 10.615 pattuglie per il controllo di 15.546 autobus (di cui
10.126 su richiesta delle scuole), pari al 15% circa del parco
veicolare in Italia, rilevando irregolarità su 2.549 veicoli (1.287 di
quelli controllati su richiesta delle scuole). Le principali violazioni
accertate nel 2016 hanno riguardato irregolarità documentali (2.117
violazioni); inefficienza dei dispositivi di equipaggiamento quali, ad
esempio, pneumatici lisci, cinture di sicurezza guaste e fari rotti
(624 violazioni); mancato rispetto dei tempi di guida e di riposo (449
violazioni); eccesso di velocità (262 violazioni); carte di
circolazione ritirate (68); patenti di guida ritirate (46) e omessa
revisione (36). Ma la ripresa dei controlli nell’anno in corso,
assicura il ministero, ha già dato i primi risultati: a Siena è stato
multato un conducente che percorreva ad alta velocità il tratto di
strada tra Siena e Firenze, mentre a Reggio Emilia, durante i controlli
prima di una partenza, sono state riscontrate irregolarità – uscite di
sicurezza inefficienti, cinture non regolari parabrezza incrinato – che
hanno portato alla sostituzione dell’autobus.
La Polizia stradale: risultati del 2016 soddisfacenti
«Gite sicure è una delle iniziative della quale vediamo maggiormente i
frutti, è un esempio virtuoso di collaborazione istituzionale – ha
dichiarato il Direttore del Servizio Polizia Stradale del ministero
dell’Interno, Giuseppe Bisogno -. I risultati del 2016 sono
soddisfacenti e su quella base dobbiamo continuare, perché queste
campagne hanno un forte effetto deterrente su chi non vuole rispettare
le regole». «L’educazione stradale è un tema fondamentale – ha
continuato – se pensiamo che la sicurezza sulle strade è ancora un
problema nel nostro Paese. Nel 2015, infatti, sono stati 3.428 i morti
sulle strade e nello stesso anno, per la prima volta dopo molti anni,
si è registrato di nuovo un aumento dei decessi per incidenti stradali».
Educazione stradale on line
Toccafondi ha ricordato l’impegno del Miur sul fronte dell’educazione
stradale, «per esempio attraverso il progetto Icaro realizzato in
collaborazione sempre con la Polizia Stradale» ma anche
conwww.edustrada.it , il sito «creato ad hoc dal Miur un anno fa al
quale tutti i diversi soggetti istituzionali collaboranomettendo online
progetti di educazione stradale liberi e gratuiti per tutti gli
utenti». «Ad oggi – ha detto il sottosegretario – 1.100 scuole sono
registrate e 13.500 sono gli utenti che lo utilizzano regolarmente,
segno che il tema della sicurezza stradale è entrato a pieno nel
percorso educativo».
Alessia Tripodi
Il Sole 24 Ore