Insegno nella scuola
secondaria di I grado da diversi anni e sapevo già di aver visto e
sentito cose inenarrabili ma quest'anno credo sia peggio. Dopo ore di
discussioni negli scrutini, fatte di assensi, litigi, silenzi, è
arrivata la preliminare degli esami. La Commissaria è fresca di nomina
e alla prima esperienza, accoglie le sottocommissioni con gentilezza e
premura. Inizia la presentazione delle modalità di conduzione degli
esami: si raccomanda, tanto per cominciare, di non perdere tempo ad
interrogare gli alunni all'orale, chi è stato ammesso col 6 avrà a
disposizione non più di 15 minuti, esauribili con le firme e la
comunicazione di qualche informazione sull'esito degli scritti, chi
merita qualche soddisfazione in più potrà avere qualche minuto
aggiuntivo. E da qui ci si domanda perché il Ministero emana circolari
sulla conduzione a carattere interdisciplinare del colloquio orale...
Ma il peggio era in arrivo. Qualche collega esprime preoccupazioni
sulla possibilità che uno o più studenti potessero lasciare in bianco
una o più prove: nessun problema! Ci viene consigliato di suggerire o
in casi estremi ci viene fatto capire di svolgere il compito per intero
al posto dello studente.
Dietro l'esultanza di diversi colleghi mi chiedo cosa pretendiamo di
insegnare ai ragazzi: la giustizia? La lealtà? La legalità?
Ad una collega che ha cercato di opporsi sono state rivolte sottovoce
offese di ogni tipo.
Cari colleghi, vergognatevi! Non siete degni di ricoprire il ruolo che
uno Stato, sempre disattento, vi ha dato.
Una docente contro il falso ideologico