La notizia farà
arrabbiare ancor di più i già arrabbiati presidi alle prese con un
tavolo interminabile e improduttivo che non riesce a chiudere e a
equiparare i compensi accessori dei dirigenti scolastici con quelli
delle altre dirigenze di 2 fascia dello stato. I 7 sindacati dei
dirigenti dell’Amministrazione degli Archivi notarili dello stato,
C.G.I.L. - F.P. Via Leopoldo Serra, n. 3100153 Roma, C.I.S.L. - F.P.
Via Lancisi, n. 25 Roma, U.LL.-P.A. Via E. Lepido, n. 46 Roma,
CONFSAL - UNSA Via Napoli, n. 51 Roma, D.I.R.S.T.A.T. Piazza
Risorgimento, n. 59 Roma, UNADIS Via Quintino Sella, n. 41 Roma, FED.
ASSOMED – SIVEMP Via XX Settembre n. 68 ROMA , sono stati convocati il
14 luglio 2017 alle ore 11,00, presso l'Ufficio Centrale Archivi
Notarili, 5° piano, in Roma, via Padre Semeria n. 95, per l'esame e la
sottoscrizione dell'accordo avendo già raggiunto la piena intesa
sulla corresponsione della retribuzione di risultato (biennio
2013-2014).
L'Amministrazione autonoma degli Archivi notarili è tale e così
comunemente indicata perché gli Archivi notarili hanno un bilancio
differente e separato da quello dello Stato e del Ministero della
giustizia, così come prevede la L. 629/52. Ma se ciò è vero, anche
altrettanto vero che si tratta di un'amministrazione costituita da
pochissimo personale, in un certo senso da poche anime che per effetto
dei ripetuti tagli effettuati è passata in meno di un lustro da poco
più di 900 dipendenti a poco meno di 700, con una presenza sul
territorio di 109 uffici, di cui 94 principali - e quindi aperti tutti
i giorni - e 15 Archivi sussidiari.
Quanto percepiranno di posizione e risultato?
Il FUA riservato a questa piccola amministrazione è di 797.000 euro al
netto degli oneri a carico della stessa amministrazione.
Basta fare una divisione per i 17 dirigenti di 2 fascia della dotazione
organica complessiva per ottenere il valoro medio di 46.930.
Così al tabellare stipendiale che è quello degli altri dirigenti dello
stato di 48.000 si aggiungono i 47.000 dell’accessorio per un totale
medio di 95.000 euro pro capite.
Praticamente un dirigente dell’archivio notarile vale quanto 2 presidi
dirigenti scolastici.
Ci verrebbe voglia di confrontare il cario di lavoro e di
responsabilità di un dirigente scolastico e di un dirigente
dell’archivio per valutare obiettivamente se è giustificata questa
sperequazione. Anche se poco elegante purtuttavia è questa la questione
senza capire la quale i sindacati dei dirigenti dello Stato non faranno
opera di giustizia retributiva all’interno degli stessi dirigenti.
Si rendono conto i 7 sindacati firmatari di questo contratto degli
archivisti che in questo modo contribuiscono a dividere e a frammentare
le categorie dirigenziali?
Si rendono conto che la giustificazione dei diritti acquisiti non regge
più perché si tratta di privilegi acquisiti storicamente per pura
ragione di forza contrattuale senza alcun legame con i carichi
effettivi svolti?
Si rendono conto che chiedere allo Stato di eliminare i singoli FUA di
area e di settore è un’operazione di equità che va chiesta dalle stesse
13 confederazioni e da tutti i sindacati e sindacatini di area?
Si rendono conto che dovrebbero loro essere i primi nel proporre un
montante unico di tutti i FUA in un solo FUN di 2,5 miliardi da
ripartire poi equamente tra tutti i dirigenti dello Stato?
Se non si rendono conto loro come farà il Governo ad emanare un DPCM in
tal senso ? Non si tratta qui di scatenare una guerra tra poveri perché
poveri non sono i dirigenti dello Stato; ma di proporre una battaglia
di equità tra privilegiati storici e nuovi dirigenti senza copertura
storica.
Si può poi stabilire per i presidi un criterio analogo per la quota del
Fondo destinata alla retribuzione di risultato che viene attribuita
agli archivisti tenendo esclusivamente conto delle valutazioni
espresse dall'Organismo indipendente di valutazione della performance,
elaborate in base al grado di raggiungimento degli obiettivi assegnati.
Essa viene distribuita applicando i seguenti coefficienti di
valutazione, che tengono conto delle differenti valutazioni assegnate
dall'Organismo indipendente di valutazione della performance, e
precisamente:
1,2 per il giudizio di "eccellente";
1,0 per il giudizio di "oltre la media";
- 0,8 per il giudizio di "distinto";
- 0,6 per il giudizio di "adeguato";
- 0,4 per il giudizio di "minimo"
- 0 per l'ipotesi di "non valutato" (per omessa trasmissione di
documentazione) o per il
giudizio di "valutato negativamente".
Perché per i presidi si deve produrre una montagna di carte inutili e
seguire una procedura borbonica senza senso?
La categoria dei dirigenti scolastici sta prendendo coscienza di questa
scellerata sperequazione e non si farà più ingabbiare da nessuno nei
vecchi schemi.
Salvatore Indelicato
333365449
s.indelicato@libero.it