Che cosa sono i raggi cosmici e da dove provengono?
Come possono essere misurate le particelle che li compongono?
Sono le domande alle quali gli studenti hanno cercato di rispondere, analizzando i dati di un autentico rivelatore di raggi cosmici, lo strumento con cui i ricercatori 'vedono' la pioggia di particelle provenienti dal cosmo. In questa edizione gli studenti italiani hanno eseguito una dettagliata analisi dei dati relativi alle distribuzioni angolari dei muoni cosmici rivelati dai telescopi del progetto EEE.
I risultati ottenuti dagli studenti del Marconi che ha partecipato all’evento in quanto aderente al progetto EEE con i professori Antonio Atalmi e Lucialba Rapisarda, sono stati quindi presentati e discussi in video call con i partner internazionali e saranno inseriti nel ICD 2017 Booklet. Gli studenti infatti hanno studiato il flusso di queste particelle. Poi, attraverso una video-chat, hanno confrontato le loro risposte con quelle ottenute dai gruppi di altre università e centri di ricerca in tutto il mondo e alla fine le pubblicheranno online.
Seguiranno, così, lo stesso iter che i ricercatori seguono nel loro lavoro quotidiano nell'ambito delle collaborazioni.
“Gli studenti del Marconi si sono distinti per la qualità e la completezza del lavoro di analisi, utilizzando dati sperimentali e simulazioni MonteCarlo, ottenendo le distribuzioni zenitali dei muoni e l’effetto di assorbimento dovuto all’atmosfera terrestre”- ha detto il prof Atalmi responsabile del progetto che segue ormai da anni gli studenti in questa ricerca.
Lucia Andreano