E' l'eterna
querelle che si ripete sempre, come una ruota che gira,
come le stagioni, come il sole e la luna, come gli innamorati "vicini e
irraggiungibili"! Cos'è più importante, cosa vale di più: la sostanza o
la forma, il contenuto o la struttura, la consistenza o il contenitore,
l'essenza delle cose o la cerimonia. In ultima analisi: vale di più il
quadro o la cornice, la Gioconda o il legno che la contorna!? In
democrazia, dicono che la forma è sostanza. Che non si può prescindere
dalle regole, dalle procedure, dalle leggi, dalla giurisprudenza,
perché si rischia di sconfinare nella giungla, nella discrezionalità
delle cose, nelle scelte opinabili di ognuno, nella vacua ricerca
personale del giusto, del corretto, del "così è scritto", nella parola
del capo! Bisogna rispettare la legge, seguire le regole, osservare le
procedure! Ma anche Eichmann eseguiva "banalmente" la legge! E più la
seguiva e più potere acquisiva, più la faceva rispettare e più gradini
saliva, più la imponeva e più lo Stato vinceva!
Anche Ponzio Pilato e Caifa applicarono "indifferentemente" la legge e
fecero massacrare crocifiggere il "Figlio dell'Uomo"!
Chi ha sbagliato l'uomo o la legge!? Dove sta l'errore!? E' l'uomo al
servizio del sabato o è il sabato al servizio dell'uomo!?
"E' lo Stato a comandarci, o siamo noi a comandare lo Stato!? E' lo
Stato a crearci, o siamo noi a crearci il nostro Stato!?", come diceva
qualcuno tanto tempo fa.
Ma per noi insegnanti, no! Non vale niente di tutto questo! Per noi che
siamo maestri, profeti, educatori, "buon padri di famiglia", poeti,
visionari. O almeno, dovremmo esserlo! Per noi che siamo lavoratori,
manuali, artigiani dell'apprendimento e della conoscenza, "conduttori"
del sapere, non vale l'assonanza "forma/sostanza"! Noi siamo come i
contadini, perché sappiamo che più del terreno, è importante il seme.
Perché un seme scadente messo a dimora in un campo arato e preparato a
dovere, produce solamente e sempre un pessimo frutto. Mentre un buon
seme, anche tra le spine, in mezzo alla gramigna, 'nta sciara, sotto i
fichi d'india, genera un ottimo prodotto!
L'insegnante è un sognatore, un folle visionario che non sa nulla di
codicilli e di cavilli burocratici, ma conosce "a memoria" il moto
segreto del cuore dei suoi ragazzi, ed è felice solamente quando loro
"prendono la mira e spiccano il volo"!
Durante questi giorni d'esame, stando fianco a fianco, fiato a fiato
con i ragazzi, ho riscontrato tutto il loro impegno, la volontà, la
partecipazione, e anche la capacità e la creatività, conditi con tanta
energia e allegria!
Solo questo a noi interessa. "Tutto il resto è noia", come ha detto un
alunno, il primo giorno d'esame, in attesa del "plico ministeriale",
tra l'emozione e un'invocazione ...
Angelo Battiato