In
attesa che il ministro Bussetti individui le criticità nella Legge 107
e definisca un piano strategico per migliorare la scuola italiana mi
permetto di formulare alcune proposte e soluzioni, alcune sono in
pratica le stesse del M5S presenti nel programma elettorale, altre sono
le soluzioni immediate che permetterebbero a un milione di insegnanti e
personale non docente di sentirsi finalmente difesi e rispettati da un
Governo e dal proprio ministro.
Sugli stipendi purtroppo l'ho scritto varie volte.
La prima cosa da fare è cancellare il DM 29/93 che il governo Amato,
con il benestare della Cgil, bloccò gli aumenti sotto l'inflazione
programmata. Abrogare il d.lgs 165/2001 sulla privatizzazione del
pubblico impiego e riconsegnare la Scuola dello Stato alla pura
Istituzione di natura costituzionale; Se abbiamo perso 15 mila euro in
questi 10 anni il motivo è proprio quello. Gli insegnanti sono
professionisti della didattica e i professionisti devono essere
retribuiti in modo serio. Gli inservienti dei servizi igienici sulle
aree di servizio tedesche prendono di più dei prof italiani. Non sono
queste le priorità? Io credo di si.
Bisogna ribaltare il sistema partendo dei livelli di priorità.
Il primo livello di priorità riguarda l'insegnante e la sua funzione
primaria che è quella dell’insegnamento. Basta volontariato e lavoro a
cottimo e soprattutto eliminazione della parte burocratica che non gli
compete.
Il secondo livello è l'importanza del ruolo dell'insegnante.
Essendo pubblici ufficiali devono essere difesi dall'Avvocatura dello
Stato invece gli hanno addirittura tolto la dignità e molti dirigenti
si schierano con le mamme, i papà, i nonni e i cugini, in scuola
aziendalista come la "buona scuola", il cliente ha sempre ragione...
peccato però che l'istruzione è un diritto costituzionale e non un
centro di lezioni private.
Il terzo livello è il ripristino del maggior rigore per gli studenti.
La maleducazione, l'arroganza, il bullismo va cancellato con severe
punizioni. Con le attuali norme è quasi praticamente impossibile punire
gli studenti.
Abrogare lo statuto degli studenti, dando la possibilità di sospendere
in un unico grado di giudizio, con l'obbligo della non frequenza
scolastica.
Il quarto livello è una valutazione seria del corpo docente come
avviene in Inghilterra, Francia e Germania.
Ispettori di materia (in Italia non esistono e bisogna istituire un
concorso) che comunicano la loro presenza e valutano e supportano tutti
dal dirigente fino all'ultimo bidello. Se la valutazione fosse positiva
si riceverebbe immediatamente un aumento di stipendio, se invece fosse
negativa, l'insegnante avrebbe un anno sabbatico (frazionato anche in
mesi in tre anni) per aggiornarsi a spese dello Stato e se non
superasse la verifica ispettiva, il personale verrebbe tolto
dall'insegnamento e spostato ad altra mansione.
Sappiamo benissimo come stanno le cose nella scuola... ovviamente i
controlli ogni 3 anni devono essere anche psicologici. L'insegnamento è
una cosa seria!
Rivendichiamo un aumento netto mensile di 1000 euro per gli insegnanti
statali (anche nella formazione professionale regionale) e 250 euro
netti mensili per il personale non docente. (Come recupero dei 15mila
euro persi negli ultimi 10 anni).
Come trovare le risorse economiche? Nella nuova legge di bilancio 2019
si potrebbe inserire una percentuale di recupero dell'evasione fiscale
alla retribuzione dei Docenti e dei Medici ospedalieri: ciò che
l'evasione sociale sottrae allo stato sociale, alle fondamentali
funzioni sociali deve ritornare.
In "cambio", a livello nazionale, deve essere avviato un macro-progetto
di educazione alla finanza pubblica. La percentuale di evasione da
destinarsi all'aumento stipendiale deve istituire una specie di "tassa
di scopo";
Bisogna inserire "la carriera" nella scuola. Gli insegnanti con almeno
20 anni potrebbero concorrere al concorso come ispettore di materia
ovviamente con maggiore retribuzione.
Il quinto livello riguarda il ripristino del potere deliberativo
vincolante del collegio dei docenti.
Il sesto livello rappresenta l'alzamento dei livelli di apprendimento.
Il settimo livello comprende l'aumento delle ore di lezione,
cancellazione dei licei light (inutili), libri gratuiti (cartacei e
E-book).
L'ottavo livello riguarda la revisione dei programmi ministeriali
partendo dalla primaria (a tutt'oggi in quinta elementare si studiano i
romani... assurdo!), ripristino degli esami di quinta classe.
Ripristino del latino nella scuola secondaria di primo grado. Far
rientrare nella didattica ordinaria ciò che, oggi, è " appaltato" a
presunti o reali esperti esterni (quando si appalta ciò che
caratterizza una professione, questa diventa superflua.
Il nono livello deve occuparsi dei maggiori controlli sulla dispersione
scolastica, obbligo scolastico fino a 18 anni.
Siamo la nazione con un pericoloso primato, l'Italia ha il maggior
numero di giovani che non studia, non lavora, non frequenta un corso di
formazione, non si interessa di nulla, in pratica non fa niente. Sono i
Neet (è l'acronimo inglese di "not (engaged) in education, employment
or training".
Bisogna avviare in tutte le scuole del Paese, in particolare per il
nostro Sud, l'istruzione per la popolazione adulta, in particolare,
disoccupati, stranieri, in riconversione professionale, chi ha perso il
lavoro, malati, Neet, ecc ...( ciò consente la missione culturale e
sociale della Scuola dello Stato, e tanti insegnati potranno svolgere
il loro lavoro nelle zone di origine) – collegamento indiretto al
sistema centri dell’impiego-reddito di cittadinanza.
Il decimo livello riguarda la disabilità.
Un insegnante di sostegno per ogni studente disabile e maggiori
controlli sulle certificazioni DSA.
Abrogare tutto ciò che è abrogabile della Legge 107 (La buona scuola),
e istituire un "esecutivo" del collegio docenti, democraticamente
eletto, con poteri deliberativi in materia didattica (nel rispetto
della libertà d'insegnamento individuale). Il Sistema Invalsi va
cancellato o comunque utilizzabile, non obbligatorio, solo ai fini
statistici e non più un sistema valutativo.
L'Alternanza Scuola Lavoro non deve essere obbligatoria, non dev'essere
svolta fuori dai periodi di lezione e bisogna trasformarla in contratti
di apprendistato, con remunerazione, solo per gli studenti con la media
dal "7" in su. L'aggiornamento del personale scolastico (docenti e ata)
deve essere obbligatorio ma con un anno sabbatico presso le università
con la sede più comoda per l'insegnante. Basta con i corsi pomeridiani
dopo aver insegnato per sei ore, basta prenderci in giro.
Sulla questione giuridica dell'insegnante rivendichiamo i concorsi
vinti. Smettiamola di definirci degli educatori perché siamo INSEGNANTI
come stabilito dalla Costituzione. Possiamo essere un modello educativo
per i nostri studenti ma ribadisco che l'educatore è un'altra figura
professionale. Altro elemento importante è la cancellazione, e non solo
il diniego della parità scolastica, delle scuole paritarie
confessionali e private che, in base ad accurate indagini, non
soddisfino gli standard di quelle pubbliche e cancellazione dei
contributi statali a tutte comunque. Libertà di istituire scuole
private in Italia senza contributi statali. Se nella scuola non si
affronteranno questi livelli di priorità, sarà molto difficile portare
la scuola pubblica laica statale ad un livello stabile di eccellenza.
Aggiungo infine che la scuola si trova in questo stato soprattutto per
gli 8 miliardi tagliati all’Istruzione statale operati dai governi di
centro destra e centro sinistra. La scuola di stato ricordo essere un
diritto costituzionale e non un servizio di parcheggio e di dopo
scuola.
Il M5S e la Lega devono ripristinare questa anomalia strutturale. La
scuola dello Stato deve ritornare ad essere una priorità per questo
governo.
Ci auguriamo che il M5S e la Lega intervengano velocemente con un
processo di revisione del sistema "istruzione" italiano.
Non vogliamo passare per presuntuosi, ma siamo pronti a supportare la
VII Commissione Cultura ed Istruzione della Camera dei Deputati e del
Senato, offrendo la nostra esperienza trentennale nell'ambito
dell'istruzione statale.
Paolo Latella
Segretario Unicobas Scuola & Università Lombardia
Membro esecutivo nazionale
Fonte diritto scolastico prof.
Salvatore Sias – direttivo Unicobas Scuola & Università Lombardia