Oggi in
più di 50 piazze in tutta Italia decine di migliaia di studenti
hanno manifestato gridando “Chi ha paura di cambiare? Noi no!” ad un
Paese
che non investe in istruzione e non ascolta i giovani.
I 5000 studenti del corteo di Roma hanno marciato fino al Ministero
dell’Istruzione, dove hanno chiesto a nome di tutti i manifestanti
d’Italia
un incontro con il Ministro Bussetti, per condividere le vere
problematiche
che ogni giorno affrontiamo, nelle scuole e nelle università.
Il Ministro ancora una volta ha scelto di non ascoltarci - dichiara
Giammarco Manfreda, coordinatore nazionale della Rete degli Studenti
Medi -
non smentendosi rispetto ai giorni scorsi, preferendo unicamente il
dialogo
con il Movimento Giovanile della Lega.
Quello stesso Movimento Giovanile della Lega che l’anno scorso bruciava
in
piazza il manichino di Laura Boldrini ma quella volta Salvini non spese
una
parola sul gesto violento. Questo tipo di azioni non appartengono alla
nostra cultura politica, Salvini risponda nel merito ai tantissimi
studenti
scesi in piazza pacificamente."
"Noi ci siamo e siamo disponibili a confrontarci con il MIUR e con i
Ministri - continua Enrico Gulluni, coordinatore nazionale dell'Unione
degli Universitari - A Di Maio rispondiamo che volentieri aspettiamo un
incontro con lui nelle prossime settimane, come ci ha appena promesso
su
Facebook. Ci teniamo solo a fargli notare che è da giugno che
richiediamo
maggiore dialogo, mentre dal DEF arrivano solo notizie di tagli di
milioni
di euro sulla scuola."
Qualcuno ha paura del confronto? Chi ha paura di cambiare? Noi di certo
no,
e per questo il 16 e 17 novembre siamo pronti a mobilitarci ancora.
Giammarco Manfreda
Enrico Gulluni
stampa@unionedegliuniversitari.it