Catania
ritorni ad essere la città dalle mille fontane di acqua pulita e
corrente! Dovrebbe essere di pubblica conoscenza che l'acqua minerale
del supermercato in bottiglia di plastica, viene analizzata una volta
l'anno, viene imbottigliata e trasportata per chilometri e chilometri
su camion, e viene massicciamente promossa come miracolosa per la
nostra linea. Mentre l'acqua del nostro rubinetto di cui temiamo la
qualità per mancanza di informazione è invece controllata 4
volte più frequentemente di quella in bottiglia di plastica, il
contenuto di sali e altre sostanze è adeguato alle nostre necessità di
salute, costa molto poco, e, non ultimo aspetto, ha un impatto
ambientale quasi inesistente rispetto alle decine di milioni di
bottiglie di plastica d’acqua consumate ogni anno, alla loro produzione
e smaltimento e alle tonnellate di anidride carbonica per il
trasporto. Il costo? Dipende dal gestore dell’acquedotto, ma l'ordine
di grandezza è fino a mille volte di meno rispetto a quella che
compriamo confezionata che pesa sull’economia delle famiglie tra i 300
e 600 euro l’anno a ciò dobbiamo aggiungere il costo dello smaltimento
della indistruttibile plastica e del conseguente inquinamento.
Gli stessi alti costi per la collettività c’è l’hanno le cosiddette
‘case dell’acqua’ in quanto ognuna costerebbe tra le 20 e le 30 mila
euro per non parlare della loro manutenzione che viene appaltata a
ditte esterne rispetto all’acquedotto comunale. Anche questa costerebbe
decine di migliaia di euro all’anno per più distributori a pagamento
dell’acqua. Peraltro una delle cinque case dell’acqua installate in
città come quella di piazza della Repubblica resta inattiva da sempre
mentre quella di piazza Nettuno viene poco utilizzata dai cittadini
vista la sua infelice posizione.
Ma ci chiediamo - afferma Alfio Lisi portavoce Free Green Sicilia -
perché spendere decine di migliaia di euro per installare una ‘Casa
dell’acqua’, peraltro a pagamento con card prepagata, quando
invece si potrebbero installare centinaia di nuove fontanelle di acqua
potabile a costo zero per i cittadini in ogni quartiere della città
comunicando attraverso targhe affisse nelle stesse fontanelle le
caratteristiche naturali di qualità dell’acqua?
Catania storicamente era (ed in parte lo è ancora anche se molte
fontanelle sono scomparse e altre restano inattive), una città
dove le fontanelle erano ad ogni passo e dove i cittadini andavano
giornalmente a riempire le loro bottiglie di vetro con acqua corrente
che nulla ha da invidiare, anzi, vista la legge, a quella che
oggi si comprano in bottiglie di plastica spesso condizionati dalla
pubblicità di alcuni imbottigliatori che trasformano la loro acqua
confezionata in un liquido ‘miracoloso’ quando sappiamo che l’acqua
pura di sorgiva è la stessa che, sottoposta giornalmente a severo
controllo alla fonte dell’acquedotto, arriva senza interruzione
nelle nostre case e nelle fontanelle pubbliche in quanto rappresenta
l’essenza stessa della nostra esistenza e di quella della Terra.
Ecco perché facciamo appello al Sindaco e alla Sidra affinchè Catania
ritorni ad essere la città dalle mille fontanelle di acqua corrente a
costo zero per i cittadini e ad impatto ambientale zero per la città e
per il suo, e non solo, mare!
Alfio Lisi
Portavoce Free Green Sicilia