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segretario generale della Cisl Scuola Catania, plaude allo stanziamento
in arrivo dal Governo di risorse a beneficio degli alunni
economicamente più bisognosi. Subito dopo il diritto alla salute
pubblica, al lavoro, segue a ruota il diritto-dovere ad una "Scuola
aperta a tutti", con l'istruzione inferiore, “obbligatoria e gratuita”,
come sancisce la Costituzione. L'agenzia educativa per eccellenza, la
Scuola, non si arrende alla piaga del virus Covid-19. Anche grazie allo
stanziamento in arrivo dal governo, a seguito del recentissimo decreto
di riparto del ministero dell'Istruzione, di risorse stanziate a
beneficio delle singole istituzioni scolastiche su tutto il territorio
nazionale. Il “pianeta scuola” ai piedi dell'Etna, i dirigenti
scolastici, il corpo docente tutto, in prima linea, continuano
nell'incessante opera di non lasciare indietro nessuno, nella
cosiddetta “didattica a distanza”, nella scuola cioè che si
“trasferisce” a casa degli alunni, tramite video-lezioni frontali ed i
materiali on-line in forma di dispense scaricabili, accessibili con
l'ausilio di uno smartphone, di un tablet o di un pc, per quei
fortunati che ne possiedono uno connesso alla Rete.“
“E' stata inviata alle scuole la nota operativa per l’attuazione del
decreto legge che prevede a livello nazionale lo stanziamento di 85
milioni per la didattica a distanza - commenta il segretario generale
della Cisl Scuola catanese, Ferdinando Pagliarisi, che analizza i
numeri del provvedimento in ottica provinciale -: il Ministero ha
infatti messo a disposizione delle scuole, fondi che sicuramente
saranno utili ai ragazzini ed alunni in difficoltà, in quanto potranno
acquistare materiali informatici, sia a livello hardware, che sono i
componenti del Pc, che software, che invece sono i programmi
informatici, quindi computer e programmi; che poi saranno dati alle
rispettive famiglie nella forma del comodato d'uso”.
Cioè, anche per quanto riguarda la didattica a distanza, ai tempi del
Coronavirus e con le scuola in “quarantena” ad oltranza, con lezioni e
materiali virtuali accessibili da casa con un “click” caricate dai
docenti di ogni ordine e grado, “che con l'emergenza in atto è l'unico
modo per potere fornire dei saperi ai ragazzi - continua il
sindacalista etneo -; ci sono coloro i quali per motivi economici, non
possono seguire la regolare programmazione didattica prevista, ci
saranno così risorse per aiutarli anche su questo fronte. Ad ogni buon
conto, comunque le scuole, si ritroveranno tutto questo materiale
nuovamente a disposizione, quando speriamo prestissimo, si tornerà alla
normalità. Una iniziativa che comunque, è nell'ottica dell'emergenza,
sempre per fornire una didattica a distanza”.
Tali risorse saranno sufficienti al
fabbisogno degli alunni, soprattutto verso quelle aree della città,
dove è più sentita la dispersione e l'emergenza educativo-scolastica?
“No, non saranno sufficienti. Ma come dire, è sempre un qualcosa, un
segnale che, ripeto, nell'emergenza servirà ad aiutare quelle famiglie
più in difficoltà, in quanto non hanno la disponibilità economica di
acquistare un computer. Insufficienti, ma sempre qualcosa è! Devo però
dire, che sia le nostre scuole e sia i relativi dirigenti, si sono già
per tempo attivati a fornire strumenti informatici alle famiglie dei
ragazzini. Bisogna dare atto, e qui devo spendere una parola, per il
fatto che gli insegnanti tutti, sono veramente encomiabili: tutti i
docenti, in tutti i gradi dell'istruzione, stanno veramente facendo le
cose impossibili; lavorano anche 12 ore al giorno, per fare didattica a
distanza, per predisporre degli elaborati, per far sentire vicina la
scuola agli alunni chiusi in casa. Non dimentichiamo che, i docenti,
sono soprattutto educatori. Quindi in tale ottica, in quanto educatori
a distanza, cercano di stare accanto ai propri alunni; spesse volte
rappresentano un conforto psicologico per tanti ragazzini, e bambini,
in questi tempi difficili”. Così come, “non dimentichiamoci anche, che
ci saranno anche i ragazzi più grandi, che fra pochissimi mesi dovranno
affrontare la Maturità: ebbene, ci sono tantissimi studenti che sono
preoccupati, che non sanno come fare, come attrezzarsi e prepararsi per
l'esame di Stato; ed ecco che in questo, gli insegnanti di Scuola
superiore stanno facendo, tutti, delle cose didatticamente veramente
lodevoli. Ed anche devo dire, aggiungere che, da parte dei dirigenti
scolastici, già spontaneamente hanno dato in comodato d'uso gratuito il
materiale che già avevano all'interno delle scuole”.
Però, sulla dispersione...?
“Però al solito, abbiamo delle scuole di serie A e delle scuole di
serie B - conclude il segretario generale della sigla Cisl Scuola
Catania, Ferdinando Pagliarisi -. Quindi, in 'serie B', le scuole
riceveranno pochissimo in termini di stanziamento, col quale potranno
comprare al massimo qualche Pc. Ma che comunque, è sempre qualcosa.
Nell'ottica di aiutare le famiglie più in difficoltà. Sulle tempistiche
degli aiuti, fra l'altro, avranno il vantaggio di uno snellimento
burocratico; cioè i soldi arriveranno al più presto, ai dirigenti,
senza necessità di effettuare gare d'appalto; si cerca uno snellimento
della burocrazia proprio per dare alla scuola una risposta veloce e
immediata. Sulla cosiddetta 'dispersione occulta', purtroppo in questo
particolare periodo, sappiamo che c'è, che si sta diffondendo alla
grande! Sono a conoscenza di realtà, come nella provincia etnea, di
scuole disagiate dove, alunni non interagiscono con gli insegnanti, le
famiglie non ne vogliono sentire di didattica: insomma realtà che sono
lontane dalla scuola. Comunque, l'importante che i vari attori, del
pianeta-scuola, cerchino di fare la propria parte”.
Cataniatoday 31 marzo 2020 08:42
F. R.