Robert Schuman (1886
– 1963) uno dei Padri dell’Unione Europea è stato proclamato
“Venerabile”,
essendo state riconosciute già nel 2014 “le virtù eroiche “ del Servo
di Dio
fedele ai valori cristiani con la testimonianza della sua vita.
Nato in Lussemburgo Schuman parlava correntemente tedesco, francese e lussemburghese e nel giugno 1912 aprì uno studio di avvocato a Metz, dove è stato eletto consigliere comunale nel 1918 alla fine della prima guerra mondiale.
Dopo l'armistizio del novembre 1918 l'Alsazia-Lorena passò dalla Germania alla Francia e nel 1919 Schuman venne eletto al Parlamento francese Nel giugno 1946 venne nominato Ministro delle finanze, poi divenne Presidente del Consiglio e nel 1953 Ministro degli esteri.
In tale veste Schuman fu un protagonista dei negoziati che si svolsero alla fine della guerra e che portarono alla creazione del Consiglio d'Europa, della NATO e della CECA.
Il suo nome è legato alla dichiarazione del 9 maggio 1950 che diede ispirazione per quella che sarebbe stata l’Unione Europea.
La proposta di Schuman , su ispirazione anche di Jean Monnet, ha segnato il primo dei dieci passi del cammino dell’Unione con la creazione della Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio, (CECA), che si concretizzò con il trattato di Parigi del 18 aprile 1951.
Creando un mercato comune del carbone e dell’acciaio, i Padri Fondatori Alcide De Gasperi.
Altiero Spinelli, Jean Monnet, Robert Schuman, Joseph Bech, Konrad Adenauer, Paul-Henri Spaak. in rappresentanza dei sei paesi fondatori (Belgio, Francia, Repubblica federale di Germania, Italia, Lussemburgo e Paesi Bassi) si sono impegnati innanzitutto a garantire la pace fra i vincitori e i vinti della seconda guerra mondiale, associandosi e cooperando in un quadro istituzionale comune improntato al principio dell’uguaglianza.
Conoscendo sia il mondo tedesco che quello francese Schuman diede il via alla riconciliazione europea e alla creazione di un’Unione che divenne soprattutto politica e poi anche economica.
Oggi, la data del 9 maggio è ricordata ogni anno come “Giornata dell'Europa”.
Le successive tappe del cammino dell’Unione europea sono state: la Comunità Economica Europea (CEE), costituitasi con il trattato di Roma del 25 marzo 1957; l’adesione di Danimarca, Irlanda e Regno Unito e la creazione, nel 1975, del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR; le prime elezioni del Parlamento Europeo 1979; l’ingresso della Grecia nel 1981, seguito dal Portogallo e dalla Spagna nel 1986. La caduta del muro di Berlino (1989) e l’introduzione dell’Euro il 1° gennaio 2002 , segnano il suo faticoso iter , ma oggi, in piena crisi per la pandemia Covid-19 si raccolgono i benefici del saggio percorso di pace e di unità che Schuman ha tracciato.
Dal 19 marzo 1958 al 1960 Schuman è stato il primo presidente dell'Assemblea parlamentare europea, eletto all'unanimità[ e alla fine del suo mandato l’Assembla lo proclamò "Padre dell'Europa".
Nei suoi diari si legge: “Avrei potuto diventare sacerdote. In questo caso, durante la guerra, sarei stato cappellano. Alla fine, però, ho deciso di aiutare gli atei a vivere in modo fraterno anziché aiutare i cristiani a morire”.
Ecco lo stile e la missione di Schuman, laico impegnato e testimone dei valori cristiani nel mondo.
Nel 1962 si ritirò dalla vita politica e si spense nella sua casa di Scy-Chazelles nel 1963 Sepolto inizialmente nel cimitero della cittadina, nel 1966 le sue spoglie sono state tumulate nella vicina chiesa di San Quintino di Scy-Chazelles,
Giuseppe Adernò
Nato in Lussemburgo Schuman parlava correntemente tedesco, francese e lussemburghese e nel giugno 1912 aprì uno studio di avvocato a Metz, dove è stato eletto consigliere comunale nel 1918 alla fine della prima guerra mondiale.
Dopo l'armistizio del novembre 1918 l'Alsazia-Lorena passò dalla Germania alla Francia e nel 1919 Schuman venne eletto al Parlamento francese Nel giugno 1946 venne nominato Ministro delle finanze, poi divenne Presidente del Consiglio e nel 1953 Ministro degli esteri.
In tale veste Schuman fu un protagonista dei negoziati che si svolsero alla fine della guerra e che portarono alla creazione del Consiglio d'Europa, della NATO e della CECA.
Il suo nome è legato alla dichiarazione del 9 maggio 1950 che diede ispirazione per quella che sarebbe stata l’Unione Europea.
La proposta di Schuman , su ispirazione anche di Jean Monnet, ha segnato il primo dei dieci passi del cammino dell’Unione con la creazione della Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio, (CECA), che si concretizzò con il trattato di Parigi del 18 aprile 1951.
Creando un mercato comune del carbone e dell’acciaio, i Padri Fondatori Alcide De Gasperi.
Altiero Spinelli, Jean Monnet, Robert Schuman, Joseph Bech, Konrad Adenauer, Paul-Henri Spaak. in rappresentanza dei sei paesi fondatori (Belgio, Francia, Repubblica federale di Germania, Italia, Lussemburgo e Paesi Bassi) si sono impegnati innanzitutto a garantire la pace fra i vincitori e i vinti della seconda guerra mondiale, associandosi e cooperando in un quadro istituzionale comune improntato al principio dell’uguaglianza.
Conoscendo sia il mondo tedesco che quello francese Schuman diede il via alla riconciliazione europea e alla creazione di un’Unione che divenne soprattutto politica e poi anche economica.
Oggi, la data del 9 maggio è ricordata ogni anno come “Giornata dell'Europa”.
Le successive tappe del cammino dell’Unione europea sono state: la Comunità Economica Europea (CEE), costituitasi con il trattato di Roma del 25 marzo 1957; l’adesione di Danimarca, Irlanda e Regno Unito e la creazione, nel 1975, del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR; le prime elezioni del Parlamento Europeo 1979; l’ingresso della Grecia nel 1981, seguito dal Portogallo e dalla Spagna nel 1986. La caduta del muro di Berlino (1989) e l’introduzione dell’Euro il 1° gennaio 2002 , segnano il suo faticoso iter , ma oggi, in piena crisi per la pandemia Covid-19 si raccolgono i benefici del saggio percorso di pace e di unità che Schuman ha tracciato.
Dal 19 marzo 1958 al 1960 Schuman è stato il primo presidente dell'Assemblea parlamentare europea, eletto all'unanimità[ e alla fine del suo mandato l’Assembla lo proclamò "Padre
Nei suoi diari si legge: “Avrei potuto diventare sacerdote. In questo caso, durante la guerra, sarei stato cappellano. Alla fine, però, ho deciso di aiutare gli atei a vivere in modo fraterno anziché aiutare i cristiani a morire”.
Ecco lo stile e la missione di Schuman, laico impegnato e testimone dei valori cristiani nel mondo.
Nel 1962 si ritirò dalla vita politica e si spense nella sua casa di Scy-Chazelles nel 1963 Sepolto inizialmente nel cimitero della cittadina, nel 1966 le sue spoglie sono state tumulate nella vicina chiesa di San Quintino di Scy-Chazelles,
Giuseppe Adernò