Gent.mo Sindaco del Comune di Catania
Gent.mi Assessori della Giunta Comunale di Catania
E p.c.
Ai Consiglieri Comunali del Comune di Catania
Ai 54 Dirigenti scolastici delle ISA, scuole di base della città
Oggetto Proposta di Patto per la scuola per la città di Catania
Nel Presentare e accreditare l’Associazione delle Scuole Autonome della Sicilia, l’ASAS, nata a Palermo nel 2003 con atto costitutivo notarile per raggruppare e rappresentare i consigli di istituto delle ISA, le Istituzioni Scolastiche Autonome , dopo la modifica costituzionale che le ha riconosciuto valenza alle stregua degli Enti Locali, ci è gradita l’occasione per formulare alla cortese attenzione della Giunta Comunale una proposta di Patto per la scuola, sulla scia di quanto già avviene nella stragrande maggioranza delle città metropolitane del nostro Paese.
Con l’articolo 139 del decreto 112 sono trasferiti ai Comuni e alle Province, ciascuno per la sua responsabilità, l’istituzione, l’aggregazione, la fusione e la soppressione di scuole in attuazione degli strumenti di programmazione regionale; la redazione dei piani di organizzazione delle istituzioni scolastiche; il supporto organizzativo del servizio scolastico per portatori di handicap e svantaggiati; il piano di utilizzazione di edifici e attrezzature, d'intesa con le istituzioni scolastiche; la sospensione delle lezioni in casi gravi e urgenti; la costituzione, i controlli e la vigilanza, ivi compreso lo scioglimento, sugli organi collegiali scolastici a livello territoriale.
Tra le altre competenze attribuite ai Comuni e alle Province, quelle relative “all'educazione degli adulti; all'integrazione tra orientamento scolastico e professionale; alla realizzazione delle pari opportunità di istruzione; gli interventi di sostegno alla coerenza tra continuità orizzontale e verticale tra i diversi gradi e ordini di scuola; gli interventi perequativi; gli interventi integrati di prevenzione della dispersione scolastica e di educazione alla salute, alla risoluzione dei conflitti di competenza tra scuole, con riserva, per quelli tra scuola materna e primaria ai Comuni.
Per le competenze dove alle scuole, in base all’articolo 21 della legge 59/97, è assegnata autonomia organizzativa, le amministrazioni locali dovranno stipulare degli accordi con gli istituti e operare in maniera coordinata con questi. L’attribuzione delle nuove competenze e del nuovo ruolo rispetto all’offerta formativa, ha anche di fatto modificato il profilo degli Enti locali nei confronti della scuola, chiudendo la fase della pura fornitura dei servizi, per inserirli a pieno titolo tra i soggetti pianificatori e programmatori dell’offerta formativa che, con l’integrazione apportata dalla riforma del Titolo V della Costituzione, hanno acquisito anche la competenza della integrazione tra istruzione e formazione professionale.
Col passaggio di competenze le amministrazioni locali, nel loro complesso, si trovano a gestire il 40% circa della spesa totale pubblica.
Una cooperazione più stretta si impone tra Dirigenti Scolastici , attraverso le loro rappresentanza istituzionali ed associative, e Comune con un patto che mira a qualificare da basso i processi di riforma, codificati e non, in atto nella scuola italiana.
Edilizia scolastica, spese di funzionamento, fabbisogni strutturali, assolvimento dell’obbligo formativo, orientamento, rapporti con il mondo del lavoro: questi sono i nuovi compiti sui quali le Province e i Comuni devono confrontarsi. E questi sono i fronti sui quali le difficoltà sono maggiori per gli stessi Comuni, per via essenzialmente, della scarsità di mezzi finanziari (si pensi solo al grande tema della sicurezza).
Associazionismo tra scuole autonome
Che le scuole debbano associarsi non è solo un’eventualità prevista dal regolamento sulla riforma, ma un’esigenza. Per le stesse scuole (razionalizzare i processi gestionali, condividere le le soluzioni innovative, ottimizzare l’impiego delle risorse, semplificare i rapporti con il territorio, etc..) e per i loro interlocutori, istituzionali (Province, Comuni, Regioni, USR, etc..) e non (famiglie, fornitori, etc..). A tale riguardo gli EE.LL. sono interessate a favorire (con interventi “facilitanti”) i processi di associazionismo in atto.
Impiego delle strutture scolastiche.
Le strutture scolastiche (edifici e attrezzature) sono una risorsa per il territorio, e non solo per gli studenti. La loro valorizzazione in questo senso diventa uno dei compiti da affrontare congiuntamente tra Comune e sistema scolastico locale.
Programmazione dell’offerta formativa.
Il Comune può dare un contributo rilevante a fare del documento di programmazione dell’offerta formativa di ciascuna scuola non solo un documento formale ma uno strumento capace di mettere in rapporto le dinamiche socio-economiche del territorio con l’offerta formativa di ciascuna scuola autonoma.
Ottimizzazione della spesa.
L’impegno comune a incentivare la condivisione di procedure amministrative, gli acquisti in forma associata, gestioni responsabilizzanti dei budget di spesa per ciascuna scuola (ordinaria manutenzione, utenze, ecc), premiando chi risparmia.
Condivisione di servizi in rete.
La stipula di apposita convenzione può realizzare lo sviluppo di servizi in rete condivisi tra Enti locali e scuole con due finalità: supporto alla gestione e alla funzionalità delle singole scuole (sicurezza, manutenzione degli edifici, supporto al management della scuola, etc..) servizi alle famiglie e agli studenti (orientamento, partecipazione, progetti, etc..).
L’obiettivo è quello di fare della rete una risorsa “ordinaria” per docenti, studenti e famiglie nei processi complessivi di formazione che la scuola deve essere in grado di assicurare.
Quello che oggi proponiamo come ASAS è un esempio di tale sinergia trasversale, nella quale – in questo caso – tutti gli attori dell’intesa concorrono ognuno tramite le proprie competenze alla realizzazione di particolari obiettivi: l’arricchimento dell’offerta formativa, la lotta all’insuccesso e alla dispersione scolastica, lo sviluppo dell'integrazione tra istruzione e formazione, i Piani Integrati di Area, la sperimentazione della riforma, l’adempimento dell’obbligo formativo, l'erogazione agli studenti e alle famiglie di servizi informativi e di orientamento.
Il Patto per la scuola di cui parliamo tende a rafforzare l’attività dell’Osservatorio scolastico – già presente da alcuni anni – come rete di servizi per la scuola, per rispondere alle diverse esigenze espresse dai soggetti preposti al governo della scuola dell’autonomia. In particolare, la nuova struttura condivisa dell’Osservatorio scolastico provinciale si propone di conoscere lo stato del sistema scolastico locale, individuarne e valutarne le variabili interne ed esterne che ne determinano la vita e l’agire, consentendo di raccogliere dati sulla popolazione scolastica ed impiantare una banca dati
Il Patto tra il Comune e le ISA della città serve per individuare le relazioni, i servizi e le risorse necessari a meglio promuovere, migliorare e sviluppare il sistema scolastico sul territorio.
Il Patto nasce dalla considerazione che la scuola si riconosce nella comunità di Catania come soggetto che interagisce "anche con tutte le istituzioni pubbliche, con altre agenzie formative e con i soggetti d'impresa", e ciò nell'ottica dei principi stabiliti dall'autonomia scolastica.
Serve a favorire lo svolgimento delle necessarie relazioni da realizzarsi a livello locale, per individuare i servizi necessari e le occorrenti risorse.
Fine ultimo dell'accordo è promuovere, migliorare e sviluppare il sistema scolastico sul territorio di Catania.
Oggi tutte le scuole di base di Catania sono in rete, con propri siti web che offrono, ai genitori impegnati nella scelta della futura scuola per i propri figli, informazioni sull’offerta formativa dei diversi istituti della città. Questo però è soltanto l’inizio, si può lavorare alla creazione di un vero e proprio portale delle scuole, in cui ci sarà grande spazio per le informazioni alle famiglie ma in cui ci sarà modo anche di far sviluppare delle comunità di collaborazione in rete.
Al momento, tutte le scuole di Catania sono raggiungibili via posta elettronica e dispongono già da anni dell’accesso a internet tramite connessione veloce Adsl.
In allegato accludiamo una proposta di Patto che può servire da utile base di partenza.
Nel ringraziare per la cortese attenzione porgiamo distinti saluti
ASAS, Associazione Scuole Autonome della Sicilia, sez. di Catania
f.to
Preside Adernò Giuseppe, IC “ Parini “
PROTOCOLLO D’INTESA
TRA IL SINDACO DEL COMUNE DI CATANIA
E I DIRIGENTI SCOLASTICI
DELLE SCUOLE STATALI DEL CICLO PRIMARIO
DI COMPETENZA DEL COMUNE DI CATANIA
P a t t o p e r l a S c u o l a
INDICE
ART.1 OGGETTO E FINALITA
ART.2 SOGGETTI
ART.3 ARTICOLAZIONE
ART.4 ORGANI
ART.5 COMPITI
ART.6 COSTITUZIONE E DURATA
ART.7 COMPOSIZIONE
ART.8 INTEGRAZIONE DEL T.P.C.L.
ART.9 PRESIDENZA E STRUMENTI DI GESTIONE
ART.10 NORME FINALI
PROTOCOLLO D’INTESA
Tra il SINDACO di Catania ed i DIRIGENTI delle Istituzioni scolastiche del Ciclo
Primario (Scuole dell’Infanzia, Primarie e Secondarie di 1grado) di competenza
del Comune di Catania
PREMESSO
- Che il Sindaco di Catania e i Dirigenti Scolastici delle scuole dell’Infanzia,
Primarie
e Secondarie di 1° grado del Comune di Catania intendono attivare un progetto di
collaborazione definito
Patto per la scuola
finalizzato a migliorare la qualità del sistema educativo, formativo e di
istruzione e ad attivare a più sistematiche relazioni tra e singole istituzioni
scolastiche e la comunità cittadina;
- Che il rapporto tra l’Amministrazione comunale e le Istituzioni scolastiche
“autonome”, così come disegnato dalle vigenti disposizioni e dalle progressive
trasformazioni istituzionali, deve sempre più configurarsi non solo come momento
di erogazione di servizi, ma come luogo di progettazione formativa per il
progresso sociale e civile dell’intera Comunità cittadina,attraverso una
coerente programmazione degli obiettivi, una responsabile partecipazione alle
scelte d’indirizzo delle risorse e ad una pianificata concertazione delle
priorità ;
- Che la riduzione dei trasferimenti statali da parte di Comuni alle scuole non
può tradursi
in un impoverimento dell’offerta formativa, ma impone un più forte e formale
coinvolgimento dell’intera Comunità cittadina e di tutte le istituzioni
pubbliche coinvolte nella crescita del sistema educativo della Città , nella
costituzione di reti locali e regionali, nella corresponsabilità , nell’ambito
dei reciproci ruoli e dell’autonomia delle azioni;
- Che con la sottoscrizione del Patto per la Scuola tra il Comune di Catania e
le Istituzioni scolastiche, nel riconoscimento della parità e dell’autonomia
istituzionale, garantita dalla Costituzione, si impegnano a promuovere la
partecipazione nell’ambito della scuola, i processi innovativi e funzionali alla
crescita di una cittadinanza responsabile econsapevole;
Premesso quanto sopra, si stipula un protocollo d’intesa disciplinato come segue
Art. 1 OGGETTO E FINALITA
Il Patto per la scuola costituisce l’insieme degli strumenti di raccordo
operativo tra gli indirizzi politici e i servizi del Comune e la funzionalità e
la progettazione delle Istituzioni scolastiche,le quali nell’esercizio
dell’autonomia elaborano specifici Piani dell’offerta Formativa , in risposta ai
bisogni dell’utenza del servizio scolastico e nel rispetto della vigente
legislazione scolastica.
Finalità del Patto:¨ lo sviluppo del sistema educativo e formativo della città,
inteso quale condizione strategica per lo sviluppo civile, professionale ed
economico della Città”.
In particolare si ritiene necessario realizzare un ampio confronto su:
1. pieno esercizio del diritto allo studio da parte di tutti gli studenti;
2. prevenzione del disagio e della dispersione scolastica, attraverso un
adeguato sostegno al successo formativo e al successo scolastico di tutti gli
studenti;
3. la programmazione e la razionalizzazione dell’offerta formativa e dei servizi
di supporto.
4. i processi di reale inserimento nel sistema formativo di tutti gli aventi
diritto con particolare attenzione ai portatori di handicap ed i soggetti a
rischio di devianza;
5. l’integrazione con le politiche sociali e di solidarietà che il Comune mette
in atto ;
6. l’interculturalità e l’accoglienza dei minori stranieri che frequentano la
scuola dell’obbligo;
Art. 2 SOGGETTI
Il Patto per la scuola coinvolge l’Amministrazione Comunale nei suoi diversi
Assessorati e l’Amministrazione Statale attraverso i Dirigenti Scolastici delle
Direzioni Didattiche, Istituti comprensivi e delle Scuole Medie.
(Sarebbe auspicabile che tutti gli interventi che coinvolgono gli studenti della
fascia dell’obbligo, compreso il servizio di assistenza sociale, venissero
coordinati da un unico assessorato che si occupa di scuola, di edilizia
scolastica e dei servizi sociali fino all’età scolare)
Questi soggetti si impegnano a consolidare le relazioni nella logica di città
educativa e a coinvolgere tutti i soggetti della rete sociale territoriale,
quali la Direzione Regionale del MIUR,
la Regione Sicilia, la Provincia Regionale di Catania, le Organizzazioni
Sindacali della Scuola e dei dirigenti scolastici, le ASL, l’Università, gli
Enti e le Agenzie formative del territorio.
Art. 3 ARTICOLAZIONE
Il Patto per la Scuola si propone di :
- definire modalità condivise di erogazione dei servizi e delle risorse
destinate alle scuole verificandone congiuntamente la qualità, l’efficacia e il
migliore utilizzo.
- concertare, in base alle risorse comunali messe a disposizione, le priorità
nell’ambito dell’intero sistema educativo e della conseguente programmazione
degli interventi.
- di attuare un coordinamento dei diversi soggetti istituzionali presenti sul
territorio e delle diverse azioni di politica educativa.
- di realizzare concretamente i principi e gli obiettivi della sussidiarietà per
il
rafforzamento del sistema educativo e di istruzione nell’ambito delle rispettive
competenze, risorse, indirizzi.
- di affrontare in modo condiviso le problematiche inerenti alla graduale
attuazione nella realtà catanese dell’applicazione delle nuove disposizioni
sull’ordinamento
scolastico.
- di armonizzare gli interventi e gli strumenti operativi nel quadro del sistema
scolastico provinciale e regionale.
Art. 4 ORGANI
Il Patto si struttura attraverso la costituzione di un tavolo di lavoro.
E’ costituito un Tavolo Permanente di Confronto e Lavoro, di seguito denominato
Ta.P.Co.L., per la regolazione dei rapporti tra Comune ed Istituzioni
Scolastiche e per le politiche scolastiche d’interesse e di competenza comunale.
Sede delle riunioni il palazzo comunale.
Art. 5 - COMPITI
Il Ta.P.Co.L. è ¨ uno strumento di partecipazione e collaborazione che si occupa
di formulare proposte e orientamenti in ordine ai seguenti temi:
- Integrazione dell’Offerta Formativa.
- Programmazione locale e redazione dei piani di organizzazione della rete delle
istituzioni scolastiche (razionalizzazione degli edifici,degli spazi e delle
strutture).
- Interventi concernenti la dispersione scolastica e l’inserimento di alunni in
gravi difficoltà (Obbligo Formativo ai sensi della riforma).
- Interventi per l’handicap.
- (L.23/96) Sostegno logistico e funzionale alle scuole. Acquisto beni e
fornitura di servizi per le scuole.
- Edilizia scolastica, interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria
negli edifici scolastici, adempimenti in ordine al problema della sicurezza e
all’eliminazione delle
barriere architettoniche.
- Piano di utilizzazione delle strutture e delle attrezzature scolastiche in
orario extra- scolastico.
- Servizi di assistenza scolastica: mensa scolastica, trasporto, attività di pre
e post-
scuola con valenza educativa, contributi alle famiglie per libri e borse di
studio, accordi per lo svolgimento di funzioni miste da parte del personale
A.T.A..
- Modalità e tempistica delle comunicazioni tra Ente Comune e Istituzioni
scolastiche.
- Interventi perequativi (regionali e comunali) fondi da definire.
- Iniziative e attività di promozione sociale e di supporto formativo alle
famiglie degli alunni,
nell’ambito delle funzioni conferite ai Comuni.
- Coordinamento con le iniziative formative e culturali promosse da Musei,
Biblioteche, Enti e Associazioni culturali operanti sul territorio.
Art. 6 COSTITUZIONE E DURATA
Il Ta.P.Co.L. si costituisce al momento della sottoscrizione della presente
intesa e rimane in carica fino a nuova determinazione da parte dei soggetti
firmatari.
Il Ta.P.Co.L. si riunisce di norma tre volte all’anno (indicativamente nella
prima decade del
mese di ottobre, di marzo e di giugno).
Art. 7 “ COMPOSIZIONE
Membri del Ta.P.Co.L. sono:
- l’Assessore alle Politiche Scolastiche ed Educative;
- il Dirigente del Settore Attività Educative o suo delegato;
- i Dirigenti Scolastici delle Scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di
primo grado
- Il rappresentanti dell’ASAS e delle associazioni dei dirigenti scolastici,
anche con valenza sindacale
Art. 8 “ INTEGRAZIONE DEL Ta.P.Co.L.
Relativamente a particolari questioni che riguardano altri Settore comunali, può
essere richiesta l’audizione o la consulenza da parte dei soggetti membri e/o
l’intervento di
personale del Comune, delle Scuole o di personale esterno di provata competenza.
Nel caso di questioni relative all’Edilizia Scolastica il tavolo verrà integrato
con l’Assessore
ai Lavori Pubblici e con il Dirigente del Settore Lavori Pubblici o suo
delegato, così anche nel caso di questioni relative alla gestione degli immobili
sede di scuole, il tavolo verrà
integrato dall’Assessore al Patrimonio e dal Dirigente del Settore Patrimonio o
suo
delegato.
Art. 9 “ PRESIDENZA E STRUMENTI DI GESTIONE
a) la presidenza del Ta.P.C.L. è assunta, a rotazione annuale, da un membro del
Ta.P.Co.L.
b) l’Amministrazione Comunale convoca la prima riunione per l’insediamento e la
designazione del Presidente che viene individuato tramite accordo dei membri del
Ta.P.Co.L.
c) Compiti del Presidente sono:
- la convocazione delle riunioni del Ta.P.C.L..
- l’individuazione degli argomenti all’ordine del giorno in base al programma di
massima fissato nella prima riunione.
- l’organizzazione della segreteria per la verbalizzazione delle riunioni e la
trasmissione dei verbali a tutti i componenti entro una
settimana dalla data della riunione.
d) in merito a singole problematiche, individuate nel corso dei lavori del
Ta.P.Co.L., si stipulano specifici accordi di programma finalizzati a
semplificare e velocizzare modi, tempi e procedure d’intervento da parte dei
soggetti interessati. Tali accordi seguiranno alla presente intesa e ne
costituiranno parte integrante.
Art. 10 “ NORME FINALI
a) Il protocollo d’intesa è¨ pubblicato all’albo delle scuole e all’Albo
Pretorio del
Comune.
b) L’adesione delle scuole e del Comune al Ta.P.Co.L. è formalizzata con
delibera del
Consiglio d’Istituto per le scuole e con deliberazione della Giunta Comunale per
il
Comune.
c) Per quanto non espressamente previsto si rimanda alle norme vigenti.
Data
Firme