Sono arrabbiati perchè hanno pagato circa 1800 euro - ed è la prima volta che accade per un corso abilitante - e perchè, soprattutto per i fuorisede che frequentano il corso, è faticoso affrontare il viaggio e un orario di lezioni che ogni giorno va dalle 8,30 alle 21 con solo un’ora di intervallo per il pranzo.
Ma quello che ha fatto «saltare i nervi» ai circa 300 corsisti della Sissis, aspiranti docenti di Lettere è la pessima situazione logistica che l’università ha loro riservato.
I trecento infatti - fra i quali anche non più giovani, signore in stato di gravidanza eccetera - sono stipati in un’aula che ne può contenere al massimo, e stringendosi, solo 200. Per questo ogni mattina c’è la corsa per prendere posto e a chi arriva più tardi non resta che seguire in piedi le lezioni in un’aula peraltro surriscaldata: la stagione è quella che è, di climatizzazione neanche a parlarne.
Una situazione insostenibile questa che i corsisti denunciano che ha spinto buona parte di loro a disertare le lezioni. «Prima il corso si è svolto nella sede della facoltà di Agraria - denuncia uno di loro - e avevamo meno problemi, ma ora la situazione è insostenibile, soprattutto per il gruppo di colleghi, e sono parecchi, che vengono dalla provincia di Siracusa. Tutto quello che chiediamo - conclude - è una sede adeguata alle nostre esigenze: chiediamo forse troppo?».
(da www.lasicilia.it)