BEFFATI ANCORA UNA VOLTA: GLI AUMENTI AMMONTANO A 60 MISERI EURO!
Mi diverte molto leggere i titoli dei principali quotidiani nazionali in questi giorni. La notiziona è quella del contratto della scuola e la frase è, bene o male, sempre la stessa: “Agli insegnanti 140 euro in più!”
Beato chi ci crede. Solo chi non sa che il giornalismo in Italia non è il cane da guardia del potere, ma solo il suo carino cane da compagnia, può crederci. Noi no. Noi non ci crediamo. Perché basta guardare le tabelle degli aumenti effettivi e degli arretrati per renderci conto di essere stati nuovamente, anzi peggio che in passato, beffati.
In sintesi un docente laureato di istituto secondario di secondo grado con dieci anni di servizio di ruolo, beccherà ben 104 euro lordi, il che significa, udite, udite, ben 62 euro al mese di aumento in busta paga. Straordinario. Magnifico. Strabiliante. Cose da permettere una svolta nella propria vita quotidiana.
Poi arriva, vergogna delle vergogne, la storia degli arretrati. Sempre in riferimento al succitato docente, che rappresenta un caso intermedio, gli arretrati in busta per il 2006-2007, saranno, udite, udite di 834,89 euro…lordi! Che si tramutano in ben 500,93 euro netti all'anno!
E i sindacati, che, come i giornalisti, sono anche i cani da compagnia del potere, che fanno? Dinanzi a queste oscene proposte, prendono la penna e firmano.
E noi, i docenti, il motore della scuola italiana, che facciamo? Se crediamo ai titoli dei giornali, quasi quasi pure esultiamo. Se no, taciamo. Da una vita, perennemente, ad ogni vergognoso rinnovo di contratto.
Colleghi, ci hanno preso per il culo. Come sempre. E l’Italia, spiace dirlo ma è così, ha la scuola che si merita.
SILVANA LA PORTA
Mi diverte molto leggere i titoli dei principali quotidiani nazionali in questi giorni. La notiziona è quella del contratto della scuola e la frase è, bene o male, sempre la stessa: “Agli insegnanti 140 euro in più!”
Beato chi ci crede. Solo chi non sa che il giornalismo in Italia non è il cane da guardia del potere, ma solo il suo carino cane da compagnia, può crederci. Noi no. Noi non ci crediamo. Perché basta guardare le tabelle degli aumenti effettivi e degli arretrati per renderci conto di essere stati nuovamente, anzi peggio che in passato, beffati.
In sintesi un docente laureato di istituto secondario di secondo grado con dieci anni di servizio di ruolo, beccherà ben 104 euro lordi, il che significa, udite, udite, ben 62 euro al mese di aumento in busta paga. Straordinario. Magnifico. Strabiliante. Cose da permettere una svolta nella propria vita quotidiana.
Poi arriva, vergogna delle vergogne, la storia degli arretrati. Sempre in riferimento al succitato docente, che rappresenta un caso intermedio, gli arretrati in busta per il 2006-2007, saranno, udite, udite di 834,89 euro…lordi! Che si tramutano in ben 500,93 euro netti all'anno!
E i sindacati, che, come i giornalisti, sono anche i cani da compagnia del potere, che fanno? Dinanzi a queste oscene proposte, prendono la penna e firmano.
E noi, i docenti, il motore della scuola italiana, che facciamo? Se crediamo ai titoli dei giornali, quasi quasi pure esultiamo. Se no, taciamo. Da una vita, perennemente, ad ogni vergognoso rinnovo di contratto.
Colleghi, ci hanno preso per il culo. Come sempre. E l’Italia, spiace dirlo ma è così, ha la scuola che si merita.
SILVANA LA PORTA