Il Lazio, il Friuli e la Sardegna (governo di centrodestra)
sponsorizzano con 100.000 euro. La Lombardia ne tira fuori direttamente
84.000, ma fa aprire uno stand anche Trenord. Soldi da Roma anche
attraverso gli enti previdenziali: E alla fine quella che i detrattori
definiscono la "Lobby di Dio" fattura in una settimana 8 milioni e 400
mila euro
Il vento della crisi, i ponti che saltano, le
manovre grandi e piccole. “Un Paese in ginocchio”, spiega Romano Prodi.
Lo stesso premier, Silvio Berlusconi, per la prima volta da 17 anni a
questa parte non nega che ci siano difficoltà, anche se l’uomo continua
a ripetere che il governo è solido e che lui ha tanta fiducia.
Gli unici che sembrano godere di ottima salute sono gli uomini della
Evidentia Communication srl, sede legale a Rimini, operativa a Milano,
cassaforte di Comunione e Liberazione, società nella quale confluiscono
i finanziamenti per il Meeting di Cl, la macchina da 3.400 volontari e
8 milioni e 400.000 euro di fatturato. Numeri da grande industria che
vengono polverizzati in una settimana, dal 21 al 27 agosto.
Una montagna di soldi che per il 70 % arrivano dalle sponsorizzazioni.
Grandi colossi privati, come Intesa San Paolo, Finmeccanica, Enel e
Wind. Ma anche da tanti enti pubblici: Comuni (tre, tra cui Roma),
Regioni (sette), Province (due) e Ministeri (due), società partecipate
dal pubblico come Poste Italiane, Trenitalia, Ferrovie Nord, per un
totale di almeno un milione e mezzo di euro di sponsorizzazioni.
Nonostante la crisi, la Sardegna, che non se la passa benissimo (30 %
di turisti in meno, la giunta di centrodestra che barcolla un giorno sì
e l’altro pure) ha messo a disposizione di Cl 100 mila euro (più Iva)
con una delibera firmata dal presidente Ugo Cappellacci il 26 luglio.
L’Isola avrà a disposizione uno stand di 180 metri quadri gestiti
dall’Assessorato al turismo, artigianato e commercio.
Sponsor storico è anche la Regione Lombardia targata Roberto Formigoni,
una delle tessere più importanti di Cl, che parteciperà anche
quest’anno dopo la polemica sollevata lo scorso anno dalla Lega Nord e
dall’Italia dei Valori sui 168 mila euro “donati” al Meeting.
Il consigliere dipietrista Stefano Zamponi, in un’interrogazione dello
scorso 30 settembre, chiese i motivi di un finanziamento così ingente
in un “momento in cui diventa difficile riuscire a far quadrare il
bilancio della Regione”. Tuttavia, proseguiva Zamponi, “sono noti i
collegamenti e i legami che ci sono fra Formigoni, buona parte degli
assessori e una consistente parte del Pdl, con il movimento ecclesiale
che organizza ogni anno il Meeting”. Un finanziamento, concludeva il
consigliere Idv, che non ha “nessun legame, nessuna inerenza con le
attività della giunta regionale della Regione Lombardia”.
L’assessore al bilancio e alle finanze, Romano Colozzi, rispose che
l’evento è un “unicum per le sue caratteristiche, per la sua dimensione
e per la sua partecipazione”, ed “è di gran lunga l’evento che genera
maggiore risonanza mediatica durante l’intero anno. Tra l’altro
quest’anno era particolarmente bello”, ricordava Colozzi.
Così, dopo la bufera dello scorso anno, i soldi del Pirellone
quest’anno saranno dimezzati: lo stand sarà di 255 metri quadri e la
cifra deliberata direttamente dalla presidenza di 84 mila euro. Certo
un prezzo di favore vista la grandezza dello stand.
Tuttavia altri soldi della Regione Lombardia arriveranno in Riviera per
altre vie, in maniera indiretta. Tra gli sponsor dell’evento che si
apre domenica per esempio compare Trenord, compagnia ferroviaria
partecipata dalla Regione Lombardia tramite la sua Ferrovie Nord
Milano, la quale a sua volta avrà uno stand.
Intanto, proprio la Lega Nord, che si era scagliata contro la
sponsorizzazione, fa lo stesso dalle sue parti, in Veneto, dove le
aziende hanno difficoltà a trovare soldi anche per chiudere. Il 16
agosto – e non doveva essere una seduta affollatissima – la giunta
guidata dal leghista Luca Zaia ha deliberato lo stanziamento di 37.600
euro Iva inclusa, ripartita tra la Regione stessa e il Magistrato delle
Acque.
Spiccioli, che però lo stesso Zaia ha sostenuto con forza: “Il Meeting
di Rimini, nel corso degli anni, si è caratterizzato come una
manifestazione dal carattere spiccatamente internazionale, capace di
attirare l’interesse di migliaia di visitatori ed è una fondamentale
occasione di scambio e di crescita”. Nessuna opposizione, la delibera è
stata protocollata come numero 61 del 16 agosto 2011.
Il Lazio tramite l’assessorato alle Attività Produttive, come negli
anni precedenti, impegnerà 100 mila euro per uno stand di 130 metri
quadri che ospiterà le imprese laziali e altre iniziative dei diversi
assessorati. Anche l’Abruzzo avrà un suo piccolo stand, per una spesa
di 20.000 euro.
Parteciperà anche l’Emilia Romagna che con un suo stand di 172 metri
quadri pubblicizzerà i prodotti locali. Tutto è stato pagato dall’Apt
(l’azienda turistica controllata dalla Regione al 51 %), che però ha un
bilancio e scelte di investimento autonomi. La Regione, pur essendo
ente patrocinatore del Meeting, direttamente non metterebbe un euro. Ad
ogni modo la spesa sarà di 100 mila euro in soldi pubblici.
A spendere sarà anche la Provincia di Rimini, che per l’occasione ha
stanziato 37 mila euro tramite l’Agenzia per il Turismo: “Andiamo a
varie fiere ed eventi per promuoverci, non solo al Meeting”, spiega
Fabio Galli, assessore al Turismo, che ammette l’importanza per il
territorio dell’enorme afflusso che si crea in quei giorni. La
Provincia parteciperà all’interno di un gruppo di enti pubblici che
comprende Comune, Camera di Commercio, Fiera di Rimini (che finanzia
con 20 mila euro, oltre ad ospitare l’evento), Aeradria spa. Totale:
100 mila euro per 108 metri quadri di stand.
Al carrozzone, new entry assoluta, si è unito anche il Friuli Venezia
Giulia, rigorosamente amministrato dal centrodestra, con 100 mila euro.
Nel pacchetto, firmato sempre con la concessionaria Evidentia
communication, è compreso il montaggio dello stand da parte dei
volontari ciellini, la sponsorizzazione sulle brochure: “Andiamo lì per
pubblicizzare il nostro territorio e in particolare le infrastrutture
che si stanno costruendo o si costruiranno”. Nessuna remora nel
partecipare a un evento di carattere fortemente politico e religioso
come il Meeting. Del resto, fanno capire dagli uffici friulani “un
sacco di gente passa da quelle parti”.
Per rimanere nel Nordest anche la Provincia autonoma di Trento guidata
dal cattolico del Pd, Lorenzo Dellai, parteciperà, ma con una spesa di
“appena” 15 mila euro.
Al Meeting ci sarà anche la Casa del Welfare. Qui a pagare saranno
tutti i cittadini italiani: Ministero del lavoro, Inps, Inpdap, Inail,
Italia Lavoro e la commissione di vigilanza sui fondi pensione (Covip)
saranno infatti presenti con il loro stand dedicato ai temi del lavoro
e la previdenza. Avranno a disposizione 240 metri quadri, che visti i
prezzi praticati ad altre regioni (Emilia Romagna e Sardegna circa 500
euro a metro quadro) potrebbero costare 120 mila euro. Il ministero
delle Infrastrutture avrà invece uno stand di 104 metri quadri: e
questo potrebbe costare intorno ai 50 mila euro. Totale ministeri: 170
mila euro
Emiliano Liuzzi, David Marceddu e
Nicola Lillo (Il Fatto Quotidiano)
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