Secondo un
articolo pubblicato dall’ADI ( Associazione Docenti Italiani ) si
evince che il 26 o 27 settembre p.v. sarà pubblicato sul sito del MIUR
l’elenco dei quesiti da espungere dalla “batteria” pubblicata il primo
settembre u.s. Si tratterrebbe di circa 100 quesiti con risposte
errate, di circa 50 quesiti con risposte opinabili e di circa 12
quesiti le cui domande sono eccessivamente lunghe, tali da comportare
un tempo di lettura che supera il tempo medio di 1 minuto previsto per
la risposta (100 quesiti in 100 minuti). Considerando che le domande
complessive sono 4911 e quelle che il MIUR dovrebbe giudicare
imperfette sono 162, otteniamo una percentuale di errore
superiore al 3%, in altre parole nella batteria di test
pubblicata il primo di settembre, ogni 30 domande, faceva bella mostra
di se una errata.
Questa tardiva errata corrige ( sono trascorsi 26 giorni ) ha
permesso uno studio viziato di ben 6 domande errate al giorno per
ogni candidato, infatti , nell’ipotesi che un insegnate aspirante DS
abbia completato in 26 giorni lo studio dell’intera batteria,
memorizzando, quindi, 200 domande al giorno, lo stesso, in media, si
sarebbe imbattuto quotidianamente, suo malgrado, in 6 o 7 domande
errate. Da questi numeri nascono inquietanti interrogativi, come il
fatto che ora la banca dati corretta esiste, ma non è quella
pubblicata il giorno 1 settembre, e che, visto il richiesto impegno
puramente mnemonico, il numero del singolo quesito estratto non
corrisponderà a quello iniziale, inserito nel librone, dato che
non ci saranno più le domande errate. Si potrebbe
contestare che la prova preselettiva non sia puramente mnemonica, ma in
questo caso il 3% di errori ha condizionato la preparazione
complessiva, perché il candidato, a causa degli errori presenti, per
ogni singola domanda visualizzata, è stato costretto a fare una
ricerca mirata per determinare l’esattezza del contenuto
proposto, con tutto quello che ne consegue in termini di tempi di
studio. Le associazioni, i sindacati, gli studi legali, i candidati ora
sono obbligati a domandarsi se tutto ciò è
sufficiente a fare un ricorso preventivo per bloccare tutta la
procedura concorsuale.
Aldo Domenico
Ficara
aldodomenicoficara@alice.it