Nuovo
spettacolare episodio parossistico dell'Etna intorno alle otto di
questa mattina. Forti boati e colonne di fumo alte fino a sette
chilometri. Cominciamo a temere che l'Etna soffra di una componente
narcisistica: eruzioni sempre più spettacolari, di domenica e con belle
giornate di sole, tutti ingedienti per indurre alla meraviglia ed allo
stupore.
Video dell'eruzione da Youreporter
Per consultare lo storico webcam di www.etnanatura.it di questa mattina clicca qui
Che cosa è un parossismo?
Colonna eruttiva prodotta durante l'episodio parossistico del 9 luglio
2011 al Nuovo Cratere di Sud-Est, fotografata dal casello di Giarre,
sul basso versante orientale del vulcano. Foto ripresa da Antonio De
Luca e pubblicata qui con gentile permesso dell'autore
Negli ultimi tempi, si è parlato tanto di "parossismi" o "episodi
parossistici", riferendosi ovviamente agli ultimi eventi eruttivi
avvenuti al Cratere di Sud-Est (o meglio, il Nuovo Cratere di Sud-Est,
il cui cono sta crescendo attorno al quel che pochi mesi fa ancora era
conosciuto come "pit crater" oppure "cratere a pozzo"). Ma che cosa è
esattamente un parossismo, e l'applicazione di questo termine nel
linguaggio vulcanologico è corretta?
Il significato del termine "parossismo" in senso generale è
"un'improvvisa convulsione, l'aumento istantaneo di un sintomo,
un'emozione o azione subitanea"; nel Dizionario della lingua italiana
Sabatini Coletti viene anche fornito il significato nel linguaggio
tecnico vulcanologico come "in un'eruzione, insieme dei fenomeni
esplosivi che costituiscono la fase più violenta e pericolosa". A
quanto pare, il primo ad utilizzare questo termine per un evento
vulcanico è stato Giuseppe Imbò, allora direttore dell'Osservatorio
Geofisico di Catania (successivamente sarebbe diventato direttore
dell'Osservatorio Vesuviano), in una sua pubblicazione dedicata alla
forte eruzione dello Stromboli dell'11 settembre 1930; l'ha anche
applicato all'ultima eruzione del Vesuvio nel 1944. Nel caso dell'Etna,
l'utilizzo di "parossismo" sembra essere diventato più comune negli
ultimi 10 anni, quando si parla di uno dei numerosi episodi di fontane
e colate di lava e colonne di cenere, che avvengono ai crateri
sommitali etnei. Tuttavia, non è chiaro se ciò denoti tutto l'episodio
dai primi segni di attività fino alla sua totale cessazione, o se si
riferisca alla sola fase culminante. Si parla anche di "parossismo" nel
caso degli eventi più fortemente esplosivi dello Stromboli.
Un tipico episodio eruttivo "parossistico" dell'Etna, come i dieci
episodi avvenuti negli ultimi mesi al Nuovo Cratere di Sud-Est,
consiste in tre fasi principali: (1) preludio e crescita, (2) acme, (3)
diminuzione e cessazione. Il vero parossismo è infatti la fase (2) di
ognuno di questi eventi, mentre l'insieme delle tre fasi può essere
chiamato "episodio parossistico" oppure "episodio eruttivo".
La fase (1) comincia con una ripresa dell'attività eruttiva, spesso con
piccole esplosioni stromboliane (talvota precedute da sbuffi di
cenere), a volte con emissione di lava (questo è successo soprattutto
durante i numerosi episodi parossistici del 2000-2001). L'attività va
man mano aumentando, con esplosioni sempre più intense e frequenti, e
un aumento nel tasso di emissione di lava. Questo aumento nell'attività
eruttiva è accompagnato, sul livello strumentale, da un repentino
incremento nell'ampiezza del tremore vulcanico; nel 2011 si osserva
inoltre lo spostamento della sorgente del tremore verso il Nuovo
Cratere di Sud-Est. Al passaggio dalla fase (1) a quella successiva,
l'attività stromboliana diventa pressoché continua. La durata della
fase (1) può essere da qualche decina di minuti fino a qualche giorno.
La fase (2) è marcata da un forte aumento nell'intensità dell'attività
eruttiva, che a volte passa da vivace attività stromboliana a fontane
di lava alte centinaia di metri in pochi minuti. Spesso l'inizio di
fontanamento è accompagnata dalla produzione di una colonna eruttiva
ricca in cenere e lapilli, che a seconda delle condizioni
meteorologiche si alza più o meno verticalmente, per raggiungere
diversi km di altezza, o in presenza di vento forte, viene piegata
sotto il vento, formando un "plume" che può raggiungere lunghezze di
decine di km. Sottovento avvengono ricadute di cenere e lapilli,
anch'esse talvota fino a decine di km di distanza. Quasi tutti gli
episodi parossistici producono colate di lava, con tassi effusivi
maggiori durante questa fase culminante; la colata più lunga emessa
durante un parossismo in tempi recenti è quella del 10 maggio 2008 allo
stesso Nuovo Cratere di Sud-Est, con una lunghezza di 6.2 km. La durata
della fase (2) può essere molto breve (molti parossismi nell'anno 2000
sono durati 10-15 minuti), ma può anche essere di molte ore, come il
parossismo durato 10 ore nella notte del 4-5 settembre 2007. Alla fine
della fase parossistica, l'attività comincia a diminuire, a volte
cessando completamente in pochi minuti.
Infine, la fase (3), che può durare pochi minuti ma in altri casi anche
diverse ore, è caratterizzata dalla rapida diminuzione di tutti i
fenomeni eruttivi: la fontana di lava passa a esplosioni stromboliane
e/o emissione di cenere, e l'effusione di lava diminuisce rapidamente
per cessare poi del tutto. Isolate esplosioni possono avvenire ancora
diverse ore dopo la fine del parossismo, com'è successo nel primo
pomeriggio del 13 gennaio 2011, ben 14 ore dopo la fine del
fontanamento lavico.
Sull'Etna, gli episodi parossistici vengono quasi sempre in sequenze di
più o meno numerosi eventi - 20 episodi al Cratere di Nord-Est fra
luglio 1977 e marzo 1978; una quindicina di episodi al Cratere di
Sud-Est a settembre 1989, 23 episodi allo stesso Cratere di Sud-Est fra
settembre 1998 e febbraio 1999, 64 episodi al Cratere di Sud-Est fra
gennaio e giugno 2000 (più due altri a fine agosto 2000), e infine una
quindicina ancora al Cratere di Sud-Est fra giugno e metà luglio 2001.
Nel 2006, una nuova serie di circa 20 episodi parossistici avviene al
Cratere di Sud-Est, seguita da 4 altri episodi fra marzo e maggio 2007.
Il Nuovo Cratere di Sud-Est (che esiste essenzialmente da maggio 2007,
e sarà oggetto di un altro articolo su questo sito) produce tre episodi
parossistici fra settembre 2007 e maggio 2008, ed è ora sede di una
nuova serie di episodi da gennaio 2011. Nei primi 7 mesi di questa
nuova serie, hanno avuto luogo 10 episodi, un numero poco cospicuo se
paragonato alle sequenze di episodi parossistici in passato.
ct.ingv.it