L’USR Sicilia convocata davanti alla Corte dei Conti a discolpa per i ritardi e le inadempienze nella predisposizione dei 118 contratti dei dirigenti scolastici, poi ricusati dalla stessa Corte, si é giustificata per “ l'eccezionalità della situazione creatasi nell’Ufficio a causa della gestione di due concorsi, con relativi ricorsi, da portare a termine in tempi ristrettissimi” e ” relativamente ai ristrettissimi tempi entro i quali l'Amministrazione é chiamata ad operare, concentrati tra i mesi di giugno e agosto periodo entro il quale devono essere espletati tutti gli adempimenti relativi ai mutamenti d'incarico, al conferimenti del nuovi incarichi ed alla decisione sui ricorsi amministrativi, in modo da consentire, comunque, il regolare inizio delle attività scolastiche il 1° settembre di ogni anno. “
La magistratura ha rigettato come risibili e ridicole simili giustificazione affermando “ che ritardi cosi sistematici e tanto consistenti impediscono oggettivamente di procedere ad una effettiva valutazione del dirigenti, sia ai fini dell'ulteriore esercizio delle funzioni dirigenziali, sia nella prospettiva della liquidazione della retribuzione di risultato per il primo anno”.
Proseguono i giudici rimproverando “ L'Amministrazione che può adoperarsi per tempo elaborando una mappatura degli obiettivi delle varie istituzioni scolastiche, analizzate e classificate per fasce di complessità secondo le esigenze di ciascuna, sulla scorta di indicatori' e variabili numero degli alunni, territori a rischio, ubicazione disagiata, popolazione scolastica multietnica etc..) in grado di individuare un sistema di "pesatura" degli incarichi equanime, quantomeno a livello regionale: dimodoché, all'atto del conferimento dell'incarico, quest'ultimo risulti assistito da una contestuale definizione di obiettivi concreti, che in ogni caso potranno essere meglio specificati e/o variati nel corso del triennio d'incarico dirigenziale, in relazione alle esigenze emergenti' dal Piano dell'Offerta formativa di ciascuna istituzione. “
Mai i presidi si sognerebbero di giustificarsi dinanzi all’utenza scaricando la responsabilità sui tagli al personale alle famiglie incolpevoli. Anzi i presidi che percepiscono 59.000 euro in media di retribuzione si sono rimboccate le maniche ed hanno migliorata l’efficacia e l’efficienza delle loro scuole mentre il direttore regionale, che percepisce € 144.111,73 euro di stipendio tabellare e di posizione + la retribuzione di risultato che in media si colloca sui 30.000 euro, si dichiara impotente ad organizzare l’ufficio e le risorse di personale.
Allora si dia da fare e riorganizzi il tutto chiudendo subito tutti gli inutili ambiti territoriali della Sicilia, gli ex provveditorati, e concentri tutto il personale a Palermo in Via Fattori; vedrà che si troverà un esercito di dipendenti a sua disposizione per espletare tutte le incombenze a cui è chiamata. La smetta di fare quella brutta figura che ha fatto davanti al ministro Giannini a Catania allorquando ha dichiarato che non aveva i soldi per la benzina. Anche i presidi non hanno i soldi per la benzina eppure sono presenti dovunque richiesti per il loro uffici.
I giudici hanno detto che è incombenza del direttore provvedere alla definizione degli obiettivi e “ l’ aver affidato la definizione degli obiettivi operativi al dirigenti ed aver approvato de plano le proposte dagli stessi avanzate, ha svuotato di significato Il procedimento di valutazione dei risultati cui è connessa l'erogazione della parte variabile di retribuzione, che in tal modo verrebbe corrisposta sulla scorta di adempimenti a carattere puramente formale, ed ha privato gli stessi provvedimenti di conferimento d'incarico dirigenziale di quelle finalità, volute dal legislatore, volte a coniugare il miglioramento del complessivo sistema gestionale con la struttura della retribuzione”.
Allora si dia da fare, chiuda subito gli ambiti territoriali, metta a lavorare tutti i suoi dipendenti a Palermo e predisponga subito i 118 contratti reiterandoli correttamente seguendo le indicazioni dei giudici e li presenti subito per la registrazione. Fissi subito un appuntamento con i 118 presidi nel suo ufficio e li riceva personalmente e li tratti da dirigenti e professionisti seri quali sono, e gli faccia firmare in sua presenza i nuovi contratti.
Faccia ritirare la nota “ Anello “ rivolta ai 118 che è in contrasto con le prescrizioni dei giudici e applichi la Trasparenza pubblicando sul sito dell’USR le deliberazioni della magistratura come fanno tutti i presidi che pubblicano sui loro siti web tutto quello che la legge e il buon senso prescrive.
In tal senso abbiamo chiesto un incontro con il presidente della sezione della Corte dei Conti cons Stefano Siragusa che vigilerà per il rispetto scrupoloso della deliberazione n. 52- 2014, riservandoci analogo incontro con il presidente della Procura della Corte dei Conti di Palermo per i profili di responsabilità patrimoniali conseguenti
Salvatore Indelicato
Segre Reg Dir-Confedir
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