Inizia bene
il nuovo scolastico a Motta S.Anastasia, dove con l'arrivo
del nuovo preside, Vincenzo Cantarella, il neo sindaco Anastasio Carrà
ha augurato alla presenza delle autorità civili, militari e religiose,
il nuovo plesso scolastico, che ospiterà 13 classi della scuola media e
2 della primaria. Con soddisfazione il Sindaco ha detto «Sono onorato
di inaugurare la mia prima opera pubblica in questa scuola. Tale
struttura è frutto della volontà del Consiglio comunale precedente.
Diversamente, questa scuola oggi non ci sarebbe stata. Ringrazio coloro
i quali si sono spesi per la realizzazione del nuovo plesso: tecnici,
amministratori, dirigenti e docenti scolastici».
Con la tenacia e la volontà di rispettare gli impegni assunti tutta
l'Amministrazione, i Tecnici e gli operai si sono adoperati per
consentire agli studenti di iniziare bene l'anno scolastico nel nuovo
plesso, ponendo fine al grave disagio dei doppi turni che hanno
rallentato l'efficacia dello studio ed il numero degli iscritti.
Con il nuovo plesso la scuola di Motta potrà "ripartire" alla
grande verso nuovi traguardi di qualità, di efficienza, di
progettualità innovativa, come è avvenuto negli anni precedenti.
Nella cerimonia di benedizione dei locali i parroci Don Salvatore e Don
Gaetano hanno esplicitato la funzione della scuola che attraverso la
cultura promuove la formazione integrale della persona umana,
proiettandola alla ricerca dei valori e dell'Assoluto. L'aria nuova di
scuola, le aule colorate, gli arredi, gli ampi spazi interni ed esterni
contribuiranno ad uno studio efficace e ad una crescita formativa.
Ampia soddisfazione per il traguardo conseguito hanno espresso la
preside Daniela Di Piazza, che ora dirige l'Istituto Alberghiero di
Catania ed il preside emerito Giuseppe Adernò, che ha
diretto la scuola di Motta per 11 anni e l'ha proiettata verso i
sentieri dell'innovazione e della qualità didattica mediante il tempo
prolungato, l'indirizzo musicale, il progetto di cittadinanza del
Consiglio Comunale dei Ragazzi, il progetto "Ragazzi Duemila" divenuto
poi nazionale per tutte le scuole d'Italia.