La pubblicazione
dei nomi dei 3,795 ammessi alla prova orale del concorso
per Dirigente ha emozionato il 40,47% dei docenti
concorrenti ed ha lasciato nello sconforto il restante 60%
e molti sono arrabbiati e pronti ad usare le armi del ricorso. Non
doveva essere così lo svolgimento del concorso, essendo stato
bandito un concorso per essere ammessi al Corso di formazione per
Dirigenti; il decreto di semplificazione e l'urgenza dei posti
vuoti ha prevalso. Le scuole hanno bisogno di dirigenti di
qualità, capaci di guidare le Comunità scolastiche e di manifestare una
leadership educativa e un'adeguata competenza amministrativa e
manageriale dell'istituzione scolastica. La prova orale che prende
spunto da un caso da risolvere, con gli opportuni riferimenti a norme e
disposizioni, dovrebbe consentire alla Commissione di verificare le
competenze del futuro dirigente, il quale dovrà dimostrare di essere
capace di coniugare le conoscenze teoriche ad una prassi e ad uno stile
di relazione all'interno della Comunità scolastica.
Il caso da esaminare, assegnato dalla Commissione, va affrontato non
soltanto direttamente nella soluzione del problema specifico, ma è
necessario che venga opportunamente inquadrato nella tematica di
riferimento generale: gestione, responsabilità, sicurezza, privacy,
alternanza scuola lavoro, orientamento, didattica, valutazione,
scuola-famiglia, centralità dello studente.
Nella riflessione di carattere generale il candidato manifesterà la sua
idea di scuola, di organizzazione, di valutazione, di orientamento etc
e come tutto ciò s'innesta nella concretezza del quotidiano, che vede
il dirigente non come un semplice burocrate (ufficio complicazioni
affari semplici!!) bensì come una persona di scuola che cerca il
miglior bene per i suoi studenti e che tutti conseguano un positivo
successo formativo.
L'ottica del risultato finale, segno di traguardo di competenza
dovrebbe prevalere nella gestione dell'ordinaria amministrazione, come
pure lo stile di cooperazione tra gli operatori, l'esercizio della
delega, la premialità, la gratificazione per i risultati conseguiti,
dovrebbe essere a monte di qualsiasi ansia o preoccupazione di
contenzioso.
La contenziosite acuta, virus che colpisce molti dirigenti di oggi,
potrebbe essere curata dalle vitamine educative e quindi guarire da
codesta malattia che mortifica lo spirito della scuola-comunità aperta
e in dialogo con il territorio. Una scuola presente, attiva, dinamica,
proiettata verso la qualità del servizio, ha bisogno di Dirigenti
attenti e pronti, sensibili e generosi nel camminare insieme agli altri
operatori della Comunità scolastica, capaci di condividere i rischi e
le responsabilità nella visione unitaria del "progetto scuola" di cui
lo stesso dirigente si rende protagonista e garante mediante l'atto
d'indirizzo e l'avvio di un efficiente piano di miglioramento.
La progettualità educativa (una volta si chiamava "Progetto Educativo
d'Istituto"), che ingloba e motiva l'articolazione del "Piano Triennale
dell'Offerta Formativa", non può rimanere soffocata dalle risposte
tecniche ai quesiti di ordine amministrativo e gestionale. La prova
orale del concorso, unica prova significativa, deve mettere in moto
l'ingranaggio della scuola attiva e quindi far emergere la stoffa del
dirigente, le buone qualità personali di competenze dirigenziali,
innestate nella leadership educativa che rende "atipica" originale e
specifica la funzione e il compito del dirigente scolastico.
La formula apparentemente neutra e oggettiva di sorteggio e di
assegnazione dei candidati alle 38 commissioni, al fine di garantire la
massima trasparenza ed imparzialità della procedura concorsuale, fa
certamente risparmiare lo Stato, ma a scapito dei candidati che
dovranno affrontare notevoli spese di viaggi e soggiorni e poi....
circola in questi giorni la preoccupazione di candidati meridionali che
saranno esaminati da commissari delle regioni del Nord Italia, dove in
alcuni casi prevale l'atteggiamento di ostilità nei confronti dei
meridionali. Ciò non dovrebbe avvenire tra persone di scuola, ma alcuni
fatti accaduti nei confronti dei docenti meridionali fanno temere il
persistere di atteggiamenti prevenuti e ostili.
Valutare con competenza e professionalità i futuri dirigenti, far
emergere doti e qualità, stili e atteggiamenti dirigenziali, assicura
alla scuola italiana un cammino di qualità e di sviluppo di cui oggi si
ha tanto bisogno.
Ai fortunati ammessi alla prova orale, giunga il fervido augurio di
intensificare lo studio e di prepararsi al colloquio orale con la mente
giuridico-amministrativa, ma con il cuore didattico e proteso
all'educazione, problema emergente della società di oggi, al quale la
scuola ha il dovere e il compito di dare risposta efficace e
significativa.
Tutti i concorrenti, utilizzando il proprio codice di accesso,
potranno visionare il proprio elaborato, la griglia di valutazione e il
verbale delle operazioni relative alla correzione, senza bisogno di
formulare alcuna richiesta di accesso, per intraprendere in
seguito la procedura dei ricorsi, constatando, come hanno
ottenuto l'ammissione alle prove anche coloro che hanno riportato alla
prova preselettiva la votazione di 60/100, che a scuola,
purtroppo, si entra per ricorso e non per concorso !!!
Giuseppe Adernò
Iter del concorso
Il decreto legge semplificazione ha modificato l'iter del concorso,
eliminando
o corso di formazione (due mesi)
o tirocinio (quattro mesi)
o prova scritta di carattere teorico-pratico
o colloquio finale
Dopo la prova orale, i candidati vincitori potranno essere assunti già
dal 1° settembre e svolgere l'anno di formazione in servizio.
Quanti saranno i vincitori
Il DM n. 138/2017 disponeva che al corso di formazione fosse ammesso il
20% di candidati in più rispetto ai posti disponibili. Tali candidati
diventeranno anch'essi vincitori.
Pertanto, i vincitori non saranno soltanto 2416 ma 2900.
In seguito alla modifica, inoltre, i partecipanti al concorso saranno
assunti a partire dal 1° settembre 2019. Il numero delle assunzioni non
è stato ancora stabilito.