È questo
il titolo originale della tesi di Laurea magistrale in Comunicazione
Digitale e Marketing del giornalista siciliano, Salvatore Ganci,
presentata all’Università di Torino, presso il dipartimento di Culture,
politica e società. La tesi sviluppa una diligente analisi
dell’orientamento verso la pandemia Covid-19 nella twittersfera
italiana. La lezione tremendissima del virus ci ha introdotto
forzatamente nella porta stretta della fratellanza che reclama libertà
e uguaglianza e nello strano e surreale isolamento, proclamato
“distanziamento sociale”, invece dovrebbe limitarsi solo a quello
fisico, attraverso i social si è aperto ad una forma nuova di libertà e
di socialità, senza limiti. Dopo una breve introduzione ed excursus
storico di altre pandemie, come Sars, Ebola, Colera fino al
Coronavirus, la tesi prende in esame 1800 tweet, annotati a mano, in un
intervallo di tempo che va dal 31 gennaio al 31 marzo 2020,
analizzando, attraverso tecniche mutuate dall'analisi del sentimento,
le diverse dimensioni di opinioni degli utenti nei confronti della
pandemia: la stance, ossia l’atteggiamento degli utenti verso la
malattia di Covid-19 divisa in preoccupazione, neutralità,
propositività e sottovalutazione; il sentiment dell’ironia rispetto al
sarcasmo, prestando attenzione alle differenze tra queste due
etichette, che sono ancora oggi difficili da rilevare dagli stessi
strumenti di Sentiment Analysis; e infine fake news vs debunk, per
evidenziare la presenza o meno di notizie false tra i tweet e se ci
sono stati casi di smascheramento della bufala tra i tweet del corpus,
campione di messaggi.
Si è visto come una pandemia come quella attuale del COVID-19 assume
una rilevanza evidente sui social media e nelle interazioni tra gli
utenti in rete, e come queste possono essere processate e analizzate
per svariati scopi: per attuare tempestivamente le necessarie misure di
contenimento del morbo; per monitorare gli effetti derivanti
dall’impatto della malattia nella società, aspetto che è possibile
identificare ascoltando la rete e analizzando il sentiment degli utenti
rispetto ad un determinata malattia; e anche per veicolare le giuste
informazioni, cercando di arginare il fenomeno delle fake news e della
disinformazione, per evitare il rischio di psicosi collettiva.
In questo ambito di ricerca si colloca la dissertazione di Salvatore
Ganci, originario di Floridia, che potrà essere utilizzata come
training set per l’apprendimento automatico nel Natural Language
Processing che utilizza tecnologie di machine learning, al fine di
creare modelli statistici da utilizzare nell’analisi automatica di
nuovi testi.
Riguardo alle fake news, alcune di esse sono diventate virali, come
quella riportata provocatoriamente nel titolo della tesi, che sarà
discussa on line il prossimo 17 novembre.
Giuseppe Adernò