Con la
pubblicazione della graduatoria prima provvisoria e poi definitiva dei
vincitori del Concorsi per dirigenti scolastici si metterà il primo
punto fermo alle controversie del contestato e disorganizzato concorso,
annullato dalla III sezione del TAR del Lazio con la sentenzan.
8655del 2 luglio 2019. Secondo gli auspici e le direttive del
Ministero, i vincitori del concorso dal primo settembre occuperanno le
sedi vacanti e svolgeranno la funzione dirigenziale all'inizio "con
riserva", fino all'espletamento delle procedure del ricorso e in attesa
dellasentenza definitiva del Consiglio di Stato. Sono numerose
le contestazioni e le irregolarità del concorso per dirigenti e non
solo per la composizione delle commissioni, ma anche per lo
svolgimento, le procedure autonome, arbitrarie e indipendenti delle
singole sottocommissioni che hanno agito senza una guida unitaria, come
meriterebbe un"concorso nazionale".
Ancora una volta la scuola italiana si presenta a macchia di leopardo
con punte di eccellenza e situazioni di palese disagio ai fini della
qualità del servizio d'istruzione e di formazione. L'intreccio dei
ricorsi complica ancor più la situazione e, mentre ci si orienta a
garantire il diritto ai vincitori del concorso, lascia una profonda
delusione e sfiducia nei confronti dell'Amministrazione a quanti,
hanno superato alcune prove di esame non sonorisultati
vincitori. Le documentate motivazioni dei ricorrenti
sollecitano gli Organi giudiziari a dare adeguata risposta alle
numerose istanze che da ogni parte d'Italia hanno denunciato
comportamenti incomprensibili e criteridi valutazione non
corrispondenti a quelli definiti.
Appare molto discutibile la procedura valutativa delle sottomissioni
del Lazio che presenta il 90% degli ammessi e di quelle commissioni che
hanno registrato le promozioni a numeri alternati, trascurando (forse
per stanchezza) i compiti degli ultimi tre candidati di ogni giornata,
così pure alcuni verbali dove si legge che la commissione ha lavorato
dalle ore 9 alle ore 23.
Sarebbe auspicabile che dopo la sentenza del 17 ottobre, che dovrebbe
sanare la vicenda dei 2.900 vincitori, alcuni dei quali hanno anche
presentato il ricorso "ad opponendum", venga riconosciuta ai numerosi
ricorrenti l'opportunità di essere ammessi ad un "Corso-concorso per
dirigente",di 80-100 ore, secondo il bando iniziale e quindi
poter sostenere una prova scrittafinale ed uncolloquio
orale, valorizzando così tante eccellenti qualità dirigenziali che al
momento sono state collocate in panchina.
A Tivoli 160 futuri dirigenti si sono incontrati per studiare le
procedure di avvio dell'anno scolastico, approfondendo le tematiche
della responsabilità dirigenziale, la gestione degli organi collegiali,
la sicurezza, la privacy, le relazioni sindacali, le procedure dei
contratti delle assicurazioni.
La complessità della gestione della scuola alla luce delle recenti
innovazioni contabili e delle norme europee, su privacy e sicurezza, si
presenta ancor più gravata di oneri e di responsabilità a carico del
dirigente scolastico, sollecitando nuove e specifiche competenze nel
passaggio dal ruolo di docente, con una preparazione prevalentemente
teorica, a quello dirigenziale.
L'UDIR che ha promosso il convegno di Tivoli, anche con la
collaborazione dell'UCIIM svolgerà nei prossimi giorni degli incontri
seminariali a livello regionale assicurando ai futuri dirigenti una
specifica azione di tutoraggio e di accompagnamento per il primo anno
di dirigenza.
Marcello Pacifico, presidente dell'UDIR, ha auguratoai futuri
dirigenti di "volare alto" , raccomandando di non scadere in bassezze e
volgarità come sta accadendo nelle chat tra vincitori e ricorrenti. La
scuola ha bisogno di dirigenti esperti, capaci, svegli, onesti e
puliti, pronti nel voler offrire un servizio e non un potere alla
scuola che cresce per una sempre maggiore qualità, gestita con
efficacia ed efficienza.
Giuseppe Adernò