I
media influenzano gli stili di vita, di comunicazione, di
socializzazione e impongono nuove sfide educative e nuovi percorsi da
seguire anche attraverso l’esercizio di una nuova “cittadinanza
digitale”, nell’uso corretto del nuovo social. Suor Rosetta Calì,
salesiana, Figlia di Maria Ausiliatrice, sempre attenta ai problemi dei
giovani, ha pubblicato il libro, “New Media Education, Per un
mondo più umano”, edito da “Passione Educativa”.
La lettura del messaggio di Don
Vincenzo Corrado, direttore dell’Ufficio Nazionale per le
comunicazioni sociali della CEI, sulla scia di Don Ivan Maffeis, ha
fatto da cornice alla presentazione del saggio pedagogico, frutto della
vulcanica creatività di Suor Rosetta, la quale dal 2012, dona ogni anno
un nuovo libro ai suoi alunni nativi digitali e agli ex alunni, ora
genitori e docenti.
La sensibilità pedagogica salesiana ed il carisma di Madre Mazzarello
che raccomandava alle sue suorine sarte “Ogni punto d’ago sia un atto
di amore per Dio” sono diventati augurio per Suor Rosetta: “Ogni
lettera che pigi sulla testiera del tuo computer sia un atto di amore”.
Alla tavola rotonda di presentazione, moderata dal preside Giuseppe Adernò, sono intervenuti:
la prof.ssa Enza Grecuzzo, già
presidente del SIESC, la quale, alla luce dei valori fondativi
dell’UCIIM, ha tratteggiato lo stile pedagogico dell’Autrice, attenta
alla persona intesa non come “un uomo di successo”, bensì, come “un
uomo di valore!” E’ proprio la ricerca di un vero e nuovo umanesimo la
chiave di lettura dell’azione pedagogica in risposta alla diffusa
emergenza e carenza di valori.
Alla domanda “Chi entra a casa tua
senza bussare?” si può benissimo rispondere che sono i nuovi
media, che entrano prepotentemente nella vita di ciascuno e ne
modificano gli stili, le abitudini e gli atteggiamenti.
La cultura digitale si è imposta rapidamente, cambiando modelli di
relazione e itinerari di accesso alla conoscenza; l’etica è in discesa
rapida e la malvagità umana dispone di armi sofisticate e di
un’organizzazione mondiale, che predilige il relativismo e l’egoistico
interesse personale, a discapito della dimensione sociale di
accoglienza e di ascolto dei bisogni degli altri.
Il professore e regista Salvatore
Presti, ha evidenziato l’urgenza di un’educazione all’uso
corretto dei media, sollecitando tra i ragazzi la necessità di porre
domande corrette e aprirsi ad un dialogo di ascolto e apprendimento.
Il passaggio dall’Homo sapiens
all’Homo videns e all’Homo tecnicus, fa registrare oggi un nuovo
e diffuso analfabetismo nella capacità di lettura, di scrittura e
interpretazione dei dati.
Il salesiano don Paolo Fichera,
già preside del liceo “S Francesco di Sales” ha documentato le
riflessioni pedagogiche in riferimento alle esperienze dirette dei
giovani d’oggi, che nella forma convulsiva delle chat pensano di
superare la solitudine, e restano avvolti dalla globalizzazione
dell’indifferenza.
I genitori, spesso carichi di tensione per il lavoro o per le gravi
crisi di unione familiare, compensano il vuoto e l’assenza di una
presenza educativa, facendo regali, assecondando desideri e capricci,
spesso assumano ruoli super protettivi, quasi “sindacalisti dei figli”,
o addirittura come “genitori elicottero”, sorvolano, sorvegliano e
controllano ogni movimento, pronti ad atterrare per proteggere e
giustificare l’operato dei figli.
Le riflessioni dei relatori hanno trovato una mirabile sintesi nelle
immagini proiettate da Suor Rosetta come sintesi dell’intenso lavoro di
raccolta di episodi, frasi e messaggi, chiavi di lettura e proposte
concrete, che accompagnano i ragazzi “in
modo sapiente ed efficace nel loro percorso di vita” ed aiutano
i genitori e gli educatori nella non facile mediazione ed approccio
interdisciplinare ai media e alla vita quotidiana.
Gli aspetti sociologici e psicologici dei new media, spesso trascurati,
costituiscono un vero campanello di allarme che rende necessaria “una bussola per non smarrire la rotta
della buona educazione”.
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