I ragazzi hanno immaginato Agata fanciulla, loro coetanea, amica e compagna di giochi, l’hanno immaginata nell’ora gaia della spensieratezza, nel tempo dorato della fanciullezza, quando anche lei amava passeggiare con le sue amiche tra le vie e le piazze della Catania romana, tra l’anfiteatro e le terme Achilliane. Chissà che amore di ragazza, che purezza di cuore ch’aveva! E forse solo loro, solo i ragazzi possono immaginarla e comprenderla fino in fondo, e amarla.
Agata è simbolo di forza, di determinazione, di capacità di scelta, di coraggio, di fede, di martirio, di amore. “Con Sant’Agata ragazza ci si senti a casa”, sussurravano i ragazzi mentre erano intendi a confezionare i lavori ed a collocarli all’interno della chiesa di Sant’Agata La Vetere, nel centro di Catania. La mostra è stata inaugurata durante un convegno organizzato dall’UCIIM sulla festa di Sant’Agata, con un’interessante relazione del preside, prof. Giuseppe Adernò, e con la presenza di un numeroso e qualificato pubblico di giornalisti, docenti, alunni e familiari.
L’iniziativa è stata molto apprezzata dalla dott.ssa Mariella Aurite, presidente dell’Associazione Donne di Sant’Agata, e da Riccardo Tomasello, presidente del Comitato dei Festeggiamenti agatini. La mostra sarà visitabile fino al 31 gennaio 2020, nella chiesa di Sant’Agata La Vetere, a Catania.
Angelo Battiato