Una
studentessa di 15 anni si è sparata ad una spalla per non andare a
scuola. È accaduto martedì mattina nel Varesotto e, per fortuna,
non ci sono state conseguenze gravi per la ragazza, ma solo 5 giorni di
riposo e tanto spavento per i genitori: ecco cosa si
arriva a fare pur di saltare un giorno di scuola.
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MAMMA, HO LA FEBBRE - Un tempo si fingeva un mal di stomaco lancinante,
ci si ingegnava per far salire la temperatura del termometro vicino
alla lampadina o al termosifone in modo da testimoniare una febbre da
cavallo. Oppure si decideva di tanto in tanto di giocare la carta dello
sciopero, quella che fa “Ma oggi c’è una manifestazione a scuola, cosa
ci vado a fare, perdo solo tempo…” e si guadagnava un giorno di riposo
con un po’ di fantasia e, magari, anche con il beneplacito di genitori
disposti a chiudere un occhio sull’enorme “balla” raccontata dal
figlio.
CHE COLPO! - Ora, sarà per la storia degli sms inviati a casa se si
fanno assenze, sarà per una buona dose di incoscienza, una giovane
quindicenne ha sorpreso tutti arrivando a rischiare addirittura la vita
pur di restarsene a letto ed evitare di affrontare verifiche,
interrogazioni e, magari, noiose lezioni. Si è svegliata martedì
mattina, ha preso la carabina ad aria compressa che si trovava nel
salotto e, da sola, ha punto l’arma verso la sua spalla e ha premuto il
grilletto. Così, senza pensarci troppo, a sangue freddo, si è sparata.
NON NE VALEVA LA PENA - I genitori l’hanno subito soccorsa temendo il
peggio, ma in ospedale, dopo aver estratto il piccolo proiettile,
l’hanno rispedita a casa dove dovrà rimanerci per alcuni giorni prima
di poter ritornare in classe. Interrogata sul perché dell’insensato
gesto, la ragazza ha spiegato che non se la sentiva di andare a scuola
e ha pensato di spararsi per guadagnare qualche giorno di assenza.
Obbiettivo raggiunto, dunque, peccato che il rischio che ha corso,
sicuramente, non giustifica nessuna paura di affrontare compiti o
interrogazioni per quanto difficili potessero essere.