In un primo tempo
dovevano essere 40 i licei musicali e coreutici, poi
il Miur fece sapere che si riducevano a 11 e infine si seppe che erano
saliti a 23: un
giallo?
Non proprio, considerando che si tratta della
vera novità di tutta la riforma della istruzione secondaria superiore
firmata dalla ministra Gelmini.
Lo strano caso è riconducibile al fatto che il Miur ha indicato le
confluenze automatiche fra gli indirizzi e le articolazioni che
contraddistinguano
questa riforma.
Che significa?
Le Regioni, a cui sulla
base del titolo V spetta la programmazione territoriale dei nuovi
indirizzi, per i tempi ristretti non hanno potuto predisporlo, per cui
la confluenza fra il vecchio ordinamento e il nuovo è stata automatica
là dove questo insegnamento era previsto.
Ed ecco allora in Sicilia
spuntare solo due licei musicali: a Palermo e a Modica perché
qui esistevano già delle sperimentazioni, dimenticando che essendo
questi licei di nuova formazione qualcosa doveva essere modificata,
pena l’esclusione di altre città.
Inoltre, l’attivazione dei nuovi
percorsi doveva avvenire dopo una convenzione con i Conservatori
o gli Istituti pareggiati, cosa che in effetti non si sarebbe
verificata
per tutti, preferendo il Miur dare più attenzione a talune realtà
piuttosto che ad altre.
«Delle 5 sezioni coreutiche elencate - fa sapere
la Cgil-Flc - a noi risulterebbe che solo una aveva già una
autorizzazione
ministeriale mentre non più di 10 sezioni musicali avevano
l’autorizzazione con decreto ministeriale.
Chi ed in base a quali criteri
sta decidendo una programmazione territoriale dell’offerta formativa
diversa dalla situazione in vigore?
Con quale legittimazione?
».
Nelle Marche, fa sapere l’assessore regionale, ci sarà un Liceo
musicale per ogni provincia, considerato che Pesaro è la città di
Rossini.
Non domandiamo cosa si intende fare della città patria di Bellini,
ma nella secondaria di primo grado già sono in funzione molte
classi con l’insegnamento dello strumento musicale che molti presidi,
con lungimiranza, hanno aperto, non solo per richiesta della
utenza, ma anche per la grande tradizione musicale della nostra
provincia:
quella dove il piatto preferito è la
pasta con la Norma.
La Sicilia del 7 marzo 2010
Pasquale Almirante
p.almirante@aetnanet.org