PRECARI DELLA SCUOLA IN LOTTA - PALERMO
Programma Sabato 8 maggio: dalle ore 9,00 alle 13,00 Forum LAVORO
La giornata è divisa in tre aree: MIGRANTI - LAVORO PRECARIO -
RESISTENZA OPERAIA
Dall'analisi si passerà, poi, alle testimonianze dirette dei soggetti
che quotidianamente si oppongono alla crisi nei loro posti di lavoro.
Testimonianze di: Barbara Evola e Luigi Del Prete - Precari scuola
redazione@aetnenet.org
I PRECARI SCUOLA e PEPPINO IMPASTATO
“E venne da noi un adolescente dagli occhi trasparenti e dalle labbra
carnose, alla nostra giovinezza consunta nel paese e nei bordelli. Non
disse una sola parola nè fece gesto alcuno: questo suo silenzio e
questa sua immobilità hanno aperto una ferita mortale nella nostra
consunta giovinezza. Nessuno ci vendicherà: la nostra pena non ha
testimoni”.
Peppino Impastato
Lottare per una scuola pubblica di qualità, laica e democratica, non è
altro che aspirare ad un “spazio” capace di cogliere le specificità di
ogni “adolescente dagli occhi trasparenti e dalle labbra carnose” con
costruire un percorso di condivisione delle peculiarità nell’alterità
non dell’incontro, ma dello scambio. Esiste altro luogo in cui le
questioni fondamentali del nostro tempo: migranti, senza casa, disagio
giovanile, sperequazione sociale, periferie, legalità, convivenza
civile e diritti degli omosessuali, sono tutte presenti in una
contemporaneità spiazzante e allo steso tempo desolante? La scuola
quotidiana, in cui ogni giorno si incontrano alunni, insegnanti,
genitori, padri e figli, non è il luogo per antonomasia in cui si
mescolano “fisicamente” tutte le “marginalità costrette” del nostro
tempo? La scuola come “edificio” e la classe come “stanza” sono l’unica
dimensione reale del nostro sociale in cui si incrociano i drammi delle
nostre emarginazzioni, non sotto forma di tematiche astratte, ma come
corpi vivi che si pongono dinanzi a noi spogliati di ogni filosofia,
antropologia, sociologia e religiosità sia laica sia cristiana. La
scuola, per la presenza contemporanea dell’insegnante-genitore,
dell’alunno-figlio e del genitore-lavoratore, rappresenta il microcosmo
più fedele della società, il banco di prova di ogni ipotesi di
comunità, il luogo in cui si creano le condizioni dell’incontro e
dell’integrazione, dello scambio culturale e della formazione al
lavoro, della costruzione di speranza e dell’acquisizione di senso
esistenziale.
Noi “precari in lotta” crediamo che il mondo della scuola per troppo
tempo sia stato “solo” spettatore del Forum Sociale Antimafia, che
ancora oggi continui a guardare Cinisi e Peppino come luoghi lontani in
cui portare scolaresche come in un viaggio della memoria. Peppino
Impostato, come Danilo Dolci, è stato ignorato dall’educazione
pubblica, ed anche nel momento della “riscoperta” si è deciso di
mitizzarlo come “santo laico” disinnescando la sua forza rivoluzionaria
e la sua moralità eversiva.
Peppino deve “stare” nelle scuole con il suo essere uomo, comunista e
figlio; le sue lotte erano e sono la “scuola” nella sua quotidianità,
la sua vita antimafia è un patrimonio di battaglie, speranze, sogni e
aspirazioni che non possono essere dilapidati in vuoti formalismi
memorialisti. Crediamo fortemente nella cultura in quanto generatrice
di criticità e sensibilità, nella sua possibilità di arginare
attraverso l’analisi e la comprensione del reale l’avanzata del
qualunquismo e del conformismo, nella sua prerogativa di “strumento”
d’azione concreto nella società e per la società. Il Forum Sociale
Antimafia è “il luogo” in cui raccontare le storie di tutti i
lavoratori della scuola precari e disoccupati che spendono la loro vita
per riconquistarsi il diritto al futuro per sé e per i loro figli, in
cui continuare a narrare di tutti gli insegnanti che alzano la voce e
“muovono” le loro parole per combattere lo strapotere economico delle
mafie, in cui dare forza alle proteste di coloro che credono che la
scuola sia ancora l’ultimo baluardo a difesa della legalità e della
dignità del lavoro.
I nostri corpi-alunni hanno voglia di essere ascoltati, i loro silenzi
ci raccontano la violenza delle periferie, l’emarginazione della
migrazione, la solitudine della diversità e le tragedie familiari del
lavoro; poiché pensiamo che la scuola sia ancora il luogo in cui
educare allo sdegno e alla speranza creando cittadini liberi e vivi,
noi continueremo ad ascoltare perché: “questo suo silenzio e questa sua
immobilità hanno aperto una ferita mortale nella nostra consunta
giovinezza. Nessuno ci vendicherà: la nostra pena non ha testimoni”.
PRECARI DELLA SCUOLA IN LOTTA - PALERMO
Programma Sabato 8 maggio: dalle ore 9,00 alle 13,00 Forum LAVORO
La giornata è divisa in tre aree: MIGRANTI - LAVORO PRECARIO -
RESISTENZA OPERAIA
Moderatore: Fabrizio Fasulo.
Si comincia con approfondimenti sul lavoro dei migranti in un quadro
ampio che interconnette gli interessi mafiosi allo sfruttamento del
lavoro nero. Approfondimenti di:
Fulvio Vassallo: "Sicilia da terra di sbarco a terra di detenzione".
Marco Pirrone
Umberto Santino: "Globalizzazione e mafie".
Emilio Santoro: "Carcere e migrazioni".
Judith Gleitze: "Nuovi scenari dell'immigrazione in Sicilia".
Renato Franzitta: "Il collegato lavoro. La distruzione dell'art. 18".
Dall'analisi si passerà, poi, alle testimonianze dirette dei soggetti
che quotidianamente si oppongono alla crisi nei loro posti di lavoro.
Testimonianze di:
Barbara Evola e Luigi Del Prete - Precari scuola
FIOM Termini Imerese
Flai CGIL - Michele Scifo
Francesco Piobbichi - Arancia Metalmeccanica
Rdb-Napoli
Si proietterà un video a cura del Laboratorio Zeta: "La terra
(e)strema", una raccolta di immagini e racconti sul lavoro bracciantile
dei migranti, sullo sfruttamento e le vessazioni del caporalato, una
denuncia della totale assenza della protezione sindacale nelle
campagne.
Conclusione del Prof. Alessandro Dal Lago