Prosegue la battaglia
della Cgil contro i tagli della riforma Gelmini – Tremonti. Stavolta
non soltanto con il personale della scuola ma anche con i nonni dello
Spi, il sindacato pensionati della Cgil.. “Il 25 ottobre – annuncia
Alessandro Gabbrielli, segretario della Flc Cgil - ci sarà un’ora di
sciopero del personale scolastico: ad inizio o, per chi è in servizio
di pomeriggio, a fine turno. Con gli
insegnanti, i precari, il personale Ata ci saranno, a distribuire
volantini davanti alle scuole di 21 comuni della provincia di Arezzo,
anche i nonni dello Spi Cgil”. A conferma che il futuro della
scuola interessa tutti e tutte le generazioni.
“Dopo lo sciopero dell’8 ottobre – ricorda Gabbrielli – siamo alla
seconda ora di astensione dal lavoro e andremo avanti fino a dicembre
ogni 15 giorni. Il nostro obiettivo non è certo quello di creare disagi
agli studenti e alle famiglie ma di mantenere viva l'attenzione
sul mondo della scuola e cercare di bloccare l'ultima tranche di tagli
della finanziaria”.
Secondo la Cgil “i tagli del governo tolgono l'aria a tutti i settori
della conoscenza. Un'asfissia inesorabile mascherata da finte
riforme. La FLC, insieme a studenti e movimenti dei precari, sono le
uniche forze sociali che si oppongono a questo disegno di impoverimento
culturale del paese”.
La Flc chiede che almeno il 6,2% del Pil sia destinato a nuovi
investimenti nella scuola, nell'università e nella ricerca. Rivendica
l'immissione in ruolo dei precari su tutti i posti disponibili; una
scuola pubblica di qualità per tutti e che aiuti e motivi sia i deboli
che le eccellenze. Chiede che ogni alunno disabile abbia le ore
di sostegno necessarie alle sue esigenze e che in caso di una sua
presenza, il numero massimo di alunni per classe non superi le 20 o 24
unità. Infine il sindacato sollecita l'innalzamento dell'obbligo
scolastico a 18 anni, lo sblocco degli stipendi e dei contratti, il
ripristino della progressione economiche di carriera(da
http://www.arezzonotizie.it/)
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