"Purtroppo, ancora una volta, senza la
possibilità di presentare un emendamento, sono stati tagliati il 60 per
cento dei corsi serali statali, in attuazione della famigerata legge
economica 133 che taglia i famosi 8 miliardi alla scuola italiana".
Lo dichiara il senatore del Pd Antonio Rusconi,
capogruppo in Commissione Istruzione, dopo il voto sullo schema di DPR
Centri di Istruzione per gli adulti nella Commissione Istruzione a
Palazzo Madama. "Così - continua il parlamentare democratico - dal
prossimo anno il numero delle scuole statali italiane serali scenderà
da oltre 600 fino a un massimo di 150, con una media di un solo corso
per provincia, lasciando spazio ai diplomifici che promettono
miracolosi recuperi di due anni in uno".
"Si tratta - afferma Rusconi - dell'ennesimo taglio della scuola
pubblica, che punisce l'utenza debole e nega a tanti ragazzi una
seconda possibilità nella vita. E ormai la maggioranza della
Commissione Istruzione si è trasformata nel 'votificio' di Tremonti:
l'importante è tagliare risorse,
anche se il 60 % degli studenti lavoratori l'anno prossimo non troverà
più una scuola pubblica"
Centri di istruzione per gli adulti
Senato della Repubblica - 22-10-2010
COMMISSIONE ISTRUZIONE PUBBLICA, BENI CULTURALI (7ª)
Da
http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=SommComm&leg=16&id=509619
MERCOLEDÌ 20 OTTOBRE 2010 - 247ª Seduta
Presidenza del Presidente
POSSA
indi del Vice Presidente
BARELLI
Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e
la ricerca Viceconte.
La seduta inizia alle ore 15,10.
...............................
IN SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO
Schema di decreto del Presidente della Repubblica recante norme
generali per la ridefinizione dell'assetto organizzativo - didattico
dei Centri di istruzione per gli adulti, ivi compresi i corsi serali
(n. 194)
(Parere al Ministro per i rapporti con il Parlamento, ai sensi
dell'articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400 e
dell'articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112,
convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133.
Seguito e conclusione dell'esame. Parere favorevole con condizioni)
Riprende l'esame sospeso, nella seduta di ieri.
Il senatore GIAMBRONE (IdV) stigmatizza anzitutto l'irriguardoso
comportamento della maggioranza nei confronti degli altri membri della
Commissione. L'assenza di numerosi componenti di maggioranza all'inizio
della seduta ha infatti impedito finora la prosecuzione delle
dichiarazioni di voto sull'atto in titolo, sospese ieri pomeriggio per
l'imminente avvio dei lavori dell'Assemblea. Il comportamento poco
rispettoso della maggioranza ha dunque ostacolato l'ordinato
svolgimento dell'attività e costituisce a suo avviso un intollerabile
segnale di disinteresse.
Quanto al merito del provvedimento, egli preannuncia il convinto voto
contrario del suo Gruppo, condividendo pienamente gli interventi svolti
in discussione generale dai membri dell'opposizione. Il testo conferma
del resto, a suo giudizio, la drammatica marginalità della politica
culturale del Governo.
Il senatore VALDITARA (FLI) dichiara invece il voto favorevole del suo
Gruppo, osservando come il provvedimento non sia affatto di carattere
secondario, bensì rivesta un ruolo centrale nella realizzazione di un
percorso di promozione sociale. A questo riguardo, l'Italia è peraltro
drammaticamente arretrata e necessita quindi di strumenti adeguati
all'evoluzione della società.
Quanto alla scarsità delle risorse destinate al settore, prosegue, si
tratta di un dato denunciato da sempre, rispetto al quale la
razionalizzazione dei Centri potrà recare giovamento, consentendo
investimenti più selettivi.
Egli ribadisce quindi l'orientamento favorevole, dichiarando di
apprezzare in particolare la condizione n. 1, cui è sotteso il sincero
convincimento di tutta la maggioranza di tutelare le fasce più deboli
della popolazione. Del resto, ricorda, le dichiarazioni del
rappresentante del Governo alla Commissione andavano esattamente in
questo senso, chiarendo che il riordino è volto al potenziamento e alla
valorizzazione del settore, attraverso una più idonea riarticolazione.
In particolare, conferma che il suo Gruppo giudica il comparto
dell'istruzione per gli adulti strategico per la promozione sociale e
la pienezza della cittadinanza attiva di tutta la popolazione.
Il senatore ASCIUTTI (PdL) ringrazia anzitutto il relatore per aver
recepito le indicazioni emerse nel dibattito quali condizioni del
parere. Egli rammenta poi la fase sperimentale già avviata dall'allora
ministro Fioroni nel 2007, in sintonia con le indicazioni europee
sull'apprendimento permanente. Quanto alla riduzione del numero dei
Centri a 150, conviene che possa essere limitativo. Sottolinea tuttavia
che, d'ora in avanti, i Centri saranno istituti autonomi esclusivamente
dedicati all'istruzione degli adulti. Si tratta, a suo avviso, di una
innovazione cruciale, che supera l'impostazione ormai obsoleta dei
corsi serali a 150 ore. Essa si avvale altresì dei meccanismi
informatici ormai a disposizione, prevedendo un'articolazione in rete
assai efficace.
Sarà poi compito del Parlamento - conclude - vigilare sull'attuazione
del riordino per garantire la qualità dell'istruzione. In tal senso,
assicura l'impegno del suo Gruppo e dichiara un convinto voto
favorevole.
Anche il relatore PITTONI (LNP), a nome del suo Gruppo, annuncia voto
favorevole.
Dopo che il PRESIDENTE ha accertato la presenza del numero legale ai
sensi dell'articolo 30, comma 2, del Regolamento, la Commissione
approva a maggioranza lo schema di parere favorevole con condizioni del
relatore, pubblicato in allegato alla seduta di ieri.
La seduta termina alle ore 16,20.
Libero Tassella
redazione@aetnanet.org