Da un’indagine
eseguita in alcuni IISS ubicati nella provincia di Arezzo è emerso un
dato significativo e singolare. Alcuni consigli di classe e collegi
hanno deliberato a maggioranza assoluta per il corrente anno
scolastico, la non sostenibilità dei viaggi d’istruzione, motivati dal
fatto che molti docenti – accompagnatori non sarebbero disponibili. In
altri collegi e consigli la decisione è stata posticipata “ con grande
sofferenza e digrignando i denti ”. Pare, i motivi manifesti, di primo
acchito ascrivibili nell’ambito di un mancato ed adeguato compenso per
i docenti accompagnatori ( hanno cancellato la missione…latitante per
onore di cronaca da almeno un lustro ) siano emersi con
vigoria…sostenuti e rinvigoriti da una dialettica di altro genere e
natura. Ho registrato, intervistando le voci dei diretti interessati,
una scolaresca maturanda.
Quali motivi hanno indotto il consiglio di classe ed anche il collegio
docenti della vostra scuola a deliberare la non sostenibilità dei
viaggi d'istruzione per il corrente anno scolastico?
Voci collettive e di corridoio – spesso sono le piu’ attendibili -
dicono che siamo in una situazione di grave insofferenza da un bel po’,
anche se tutti continuano con la storiella del “va tutto bene” per far
passare la scuola come un’oasi felice dove non c’è alcun problema e
dove i “tagli” non si sa nemmeno cosa siano.
Tutto questo crediamo sia solo mera pubblicità, per una scuola come la
nostra che di anno in anno ha sempre meno iscritti. Abbiamo inoltre
sentito parlare “anche” di mancanza di soldi “per le missioni degli
insegnanti soprattutto quelle all’estero” deduciamo quindi siamo
arrivati a raschiare il fondo del barile per quanto riguarda la quota
di soldi destinati agli insegnanti accompagnatori nelle gite.
Condividete tale delibera?
Diciamolo apertamente, nonostante siamo Discenti dell’ultimo anno,
quindi teniamo particolarmente a fare il viaggio d’istruzione,
riteniamo tuttavia giusto che i professori non ci stiano a lavorare
senza essere adeguatamente pagati “ non solo simbolicamente o
gratuitamente come avviene da qualche anno “ sfidiamo chiunque a
sostenere il contrario trovandosi al posto loro.
Inoltre, c’è da dire che le gite danno agli insegnanti un grande
impegno dal punto di vista organizzativo ma soprattutto una grande
responsabilità sui ragazzi che non si limitano alle sei ore mattutine
di presenza fisica ma 24 ore su 24 spesso per 5 – 6 giorni di seguito
lontano dai loro affetti.
E’ un carico di lavoro triplicato, quadruplicato, quintuplicato…
andrebbe retribuito lautamente, quindi, figuriamoci se è possibile che
accettino di prendersi tali responsabilità gratuitamente. Se poi dietro
tale legittima protesta ci siano altre motivazioni o ragioni…a noi
interessa poco, riteniamo non siano le sedi idonee per essere
manifestate “velatamente” e troviamo se cosi fosse, sia una presa di
posizione molto scorretta!
Considerata l'enorme responsabilità dei Docenti accompagnatori,
ritenete dunque, corretto ricevano un adeguato corrispettivo economico?
Certamente! Noi ragazzi spesso scambiamo la gita d’istruzione per
DISTRUZIONE! Gli accompagnatori devono avere “200 occhi” specie se si
trovano a fare i conti con classi numerose e anche irrequiete, è quindi
giusto che questo impegno di cui si fanno carico nei confronti delle
famiglie venga adeguatamente ricompensato.
Quale misure intendete adottare per esprimere il vostro - immagino -
disappunto?
Per quanto riguarda gli alunni delle classi inferiori crediamo possano
fare poco in quanto sono ancora tutti minorenni, ma per quanto riguarda
noi più grandicelli, nel caso in cui la gita non si potesse realmente
organizzare per mancanza di soldi prendiamo spunto da un’iniziativa
messa in atto da nostri ex compagni di alcune classi di un istituto del
territorio, appreso il dissenso del consiglio di classe a proposito
della loro gita hanno comunque portato avanti il preventivo, prenotato
e fatto la gita senza i professori in quanto erano tutti maggiorenni
con un forte spirito d’iniziativa ed intraprendenza!
I vostri genitori?
Purtroppo credo che pochi genitori ci affiancherebbero in questa
battaglia, anzi festeggerebbero alla notizia di poter investire quei
300/500€ in altro modo ma ci auguriamo allo stesso tempo che
accetterebbero almeno di mandare i proprio figli in vacanza senza
accompagnatori.
Tali viaggi d'istruzione hanno una reale valenza formativa oppure,
ritenete che “oramai” tutti hanno la possibilità di viaggiare quindi è
opportuno vengano debellati dalle attività didattiche?
Siamo fermamente convinti che i viaggi d’istruzione siano di grande
valenza formativa oltre che culturale ( almeno dovrebbero esserlo ).
Sono un’ importante occasione in cui i ragazzi riescono a conoscersi
più profondamente rispetto a quanto è possibile tra le mura scolastiche
e soprattutto sono fonte inesauribile di esperienze “ emozioni ” e
ricordi… ci auguriamo rimarranno per sempre nella memoria di tutti
coloro che hanno avuto la fortuna di “scappare” con i proprio
compagni/amici dalla routine scolastica per qualche giorno.…(da
http://www.arezzonotizie.it/)
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