In un clima di diffuso
relativismo etico e religioso è sorprendente la notizia che
nell’eurodiario , distribuito dell’Unione Europea nel Regno Unito in
330.000 copie per diffondere tra gli studenti la cultura
dell’Europa, mentre figurano di giorni sacri degli hindu, sikh,
ebrei e Islam, alla data del 25 dicembre c’è solo una frase sul
valore dell’amicizia e non è indicata come festa religiosa.
La Commissio Episcopatuum Communitatis Europaeae, organismo dei vescovi
europei che segue l’attività comunitaria dal punto di vista del mondo
cattolico, ha evidenziato l’errore ed è stato ribadito che Natale
e Pasqua sono feste religiose per tutto il mondo.
La notizia fa pensare, come pure alcuni divieti
scolastici di festeggiare il Natale o realizzare i presepi in classe e
nelle scuole.
Non si possono tagliare le radici di un popolo per i
capricci e le ideologie di pochi che sbandierano l’insegna
della “libertà religiosa”.
Giuseppe Adernò
redazione@aetnanet.org