Una settimana di
tempo per valutare, correggere e presentare eventuali controdeduzioni
al piano di dimensionamento scolastico. Lo ha presentato stamani il
presidente della Provincia, Angelo Vaccarezza, che ha convocato a
Palazzo Nervi sindacati e i dirigenti scolastici della provincia di
Savona.
''Abbiamo provato, ai sensi della riforma Gelmini, a organizzare il
nuovo piano dell'offerta formativa di questa Provincia con il supporto
di tutti i dirigenti scolastici, ma questo e' avvenuto solo
parzialmente - ha detto Vaccarezza -. La scuola savonese si e'
dichiarata pronta ad una collaborazione, ma l'accordo ha avuto toni
individuali. Da qui l'impossibilita' di realizzare un progetto che
accontentasse
tutti''.
La manovra taglia i dirigenti. Allarme dell'assessore Soldati:
"La maggior parte degli istituti della Provincia dovrà accorparsi"
Da http://www.ilrestodelcarlino.it/
Rimini, 7 luglio 2011 - Gli insegnanti «già li hanno tagliati». A
Rimini, a settembre, mancheranno all’appello ben 76 docenti, dopo i 170
già venuti a mancare in questi ultimi due anni. Ma ora, se passerà la
manovra finanziaria varata dal governo, si taglierà anche sui
dirigenti. E Rimini rischia grosso. Perché dei 30 circoli didattici e
istituti comprensivi della provincia, almeno 20 hanno complessivamente
(tra tutte le scuole che comprendono) meno di 1000 alunni, tetto minimo
posto dalla finanziaria.http://www.ilrestodelcarlino.it/
E questo significa che «gran parte delle nostre scuole si dovranno
accorpare e unire tra loro — ammette l’assessore provinciale
all’Istruzione Meris Soldati — con gravi disagi per il personale
scolastico e per gli studenti». Con gli accorpamenti, anche se di fatto
nessuna scuola ancora rischia di chiudere, si darà infatti un bel
taglio al personale amministrativo e ai dirigenti. «Con tutto quello
che questo comporta. Ci potrebbero essere dirigenti costretti a
occuparsi di scuole materne, elementari e medie sparse in due o tre
comuni diversi, con problematiche tra loro molto differenti. E ci
saranno scuole molto più numerose». Gli istituti scolastici interessati
dalla riorganizzazione non sono soltanto in Valconca e in Valmarecchia,
ma anche a Rimini, Cattolica, Riccione.
Ma non c'è solo il problema degli accorpamenti a preoccupare in
questo momento la Provincia. A due mesi dalla prima campanella, c’è
l’emergenza aule da fronteggiare, visto il numero di studenti in
crescita. Se a Riccione è stata trovata una soluzione per il liceo
Volta, per il Fellini e il Savioli (ci sarà una gestione comune di
alcuni spazi), a Rimini proprio in questi giorni sono in corso
sopralluoghi tecnici per realizzare gli ampliamenti necessari a
ospitare 30 e passa studenti in alcune classi.
«I nostri tecnici stanno monitorando proprio in questi giorni il
problema degli spazi — conferma la Soldati — visto che abbiamo una
crescita forte degli alunni per classe, a seguito del taglio degli
organici, e alcune aule non sono sufficienti. Abbiamo diverse classi
con 30 o 31 alunni, quando invece fino a pochi anni fa si ragionava a
una media di 25 studenti, e con strutture adeguate per quel
dimensionamento lì. Stiamo già anche approntando degli interventi».
L’emergenza è soprattutto nelle scuole superiori, dove a fronte di 31
professori in meno, l’anno prossimo sui banchi si siederanno almeno
2912 alunni (il dato potrebbe cambiare ancora, tra trasferimenti e
bocciature) solo nelle prime. Secondo l’ufficio scolastico provinciale
la crescita della popolazione scolastica sarà pari almeno all’1%:
questo significa che tra due mesi i bambini e ragazzi che
frequenteranno le scuole riminesi saranno quasi 39mila (ma si sale a
46mila con gli istituti privati).
di MANUEL SPADAZZI
(ANSA)
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