Studenti di nuovo
in piazza oggi a Palermo. Nell'ambito della mobilitazione indetta da Avanguardia Studentesca, il
movimento degli studenti indentitari, anche nel capoluogo siciliano e'
prevista una manifestazione. Il concentramento e' in programma alle
9.30 a Piazza Politeama, da dove il corteo partira' per raggiungere la
sede della Provincia regionale in via Maqueda, dove una delegazione di
rappresentanti d'istituto incontrera' assessori e tecnici per
illustrare i problemi di edilizia scolastica degli edifici. "Si
preannuncia una grande partecipazione di studenti alla manifestazione,
oltre venti scuole di Palermo e della provincia hanno aderito
all'appello lanciato da Avanguardia Studentesca - spiegano gli
organizzatori
-.
Alla manifestazione ha anche aderito il Coordinamento 'I
Fuoriclasse', che raggruppa molti rappresentanti che si sono dissociati
dai cortei indetti nelle settimane scorse per l'eccessiva
politicizzazione e strumentalizzazione. Al corteo non saranno infatti
presenti bandiere politiche e sindacali". Al centro della protesta i
"pesanti tagli" che da anni colpiscono la scuola e "l'assenza di
progetti di riforma realmente innovativi in grado di cambiare
l'obsoleto sistema scolastico italiano". Nella piattaforma
rivendicativa quattro proposte indirizzate al Governo nazionale: la
riforma degli organi collegiali con l'aumento della rappresentanza
studentesca paritetica a quella dei docenti; un piano nazionale
dell'edilizia scolastica che preveda investimenti per la
ristrutturazione dei plessi esistenti e la costruzione di nuovi edifici
scolastici; l'abolizione del testo consigliato per fermare il caro
libro e la speculazione editoriale; una riforma sulla formazione al
lavoro attraverso stage retribuiti inseriti nel percorso scolastico.
Una mobilitazione nazionale di "Avanguardia studentesca" in
alternativa "a indignados e black bloc". Cortei e sit-in in venti
province italiane: Roma, Milano, Palermo, L'Aquila, Cagliari, Caserta,
Avellino, Salerno, Teramo, Caltanissetta, Agrigento, Messina, Trani,
Ascoli, Ancona, Varese, Treviso, Vicenza, Padova, Piacenza. Al centro
della protesta "i pesanti tagli che da anni colpiscono la scuola e
l'assenza di progetti di riforma realmente innovativi in grado di
cambiare l'obsoleto sistema scolastico italiano", si legge in una nota
del movimento.
"Avanguardia studentesca" e' stata protagonista nelle scorse settimane
delle iniziative contro i tagli all'istruzione con l'esposizione
davanti le scuole dei polli nella gabbie, per protestare contro le
cosiddette ''classi pollaio'', e il blitz di ieri nel quale sono state
''sigillate'' cento scuole con problemi di edilizia scolastica.
Gli studenti nella mobilitazione nazionale vogliono rivendicare quattro
proposte indirizzate al governo: "La riforma degli organi collegiali
con l'aumento della rappresentanza studentesca paritetica a quella dei
docenti; un piano nazionale dell'edilizia scolastica che preveda
investimenti per la ristrutturazione dei plessi esistenti e la
costruzione di nuovi edifici scolastici; l'abolizione del testo
consigliato per fermare il caro libro e la speculazione editoriale; una
seria riforma sulla formazione al lavoro attraverso stage retribuiti
inseriti nel percorso scolastico"
La data scelta non e' casuale, avanguardia studentesca scendera' in
piazza il 9 novembre, anniversario della caduta del muro di Berlino,
giornata simbolo della liberta' dei popoli europei. Sara' una
mobilitazione nazionale che non vedra' la presenza di partiti,
sindacati e centri sociali. "Il 9 novembre scendera' in piazza -
dichiara Francesco Di Giuseppe coordinatore nazionale di avanguardia
studentesca - l'alternativa identitaria a indignados e black bloc. La
nostra sara' una mobilitazione realmente studentesca senza padri e
padrini, sempre pronti a strumentalizzare il disagio degli studenti".
"Siamo la generazione degli impegnatos - conclude - che vogliono
affermare idee e progetti per cambiare la scuola italiana, senza il
bisogno di distruggere auto e vetrine. Siamo la generazione che vuole
riappropriarsi del proprio futuro e superare la crisi attraverso la via
identitaria che riaffermi il primato della politica sull'economia e
della sovranita' nazionale sul potere di banche e tecnocrati". (Adnkronos)
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