La cassa
integrazione guadagni (CIG) è un istituto previsto dalla legge
italiana, consistente in una prestazione economica (erogata dall'Inps)
in favore dei lavoratori sospesi dall'obbligo di eseguire la
prestazione lavorativa o che lavorano a orario ridotto. L'istituto è
stato introdotto nell'ordinamento per la prima volta con decreto
legislativo del Capo provvisorio dello Stato 12 agosto 1947, n. 869,
che conteneva disposizioni sulle integrazioni salariali, poi ratificato
con modificazioni dalla legge 21 maggio 1951, n. 498. Infine, la legge
n. 223 del 1991 ha modificato alcuni parametri restringendo i tempi di
concessione della CIG, al fine di reprimere eventuali abusi. La ratio
legis è quella di venire incontro alle aziende che si trovino in
momentanea difficoltà, sgravandole in parte dei costi della manodopera
temporaneamente non utilizzata. Negli ultimi tempi, anche il mondo
della scuola non è esente da tali meccanismi, infatti, il ministero
dell’Istruzione ha firmato una convenzione con l’Inps che
permetterà a molti docenti precari e ad altre migliaia di
lavoratori non di ruolo della scuola (amministrativi, tecnici ed
ausiliari) , che rimarranno disoccupati a seguito dei tagli agli
organici decisi dall’ex governo, di percepire mensilmente uno stipendio
ridotto. la Legge di Stabilità approvata il 12 novembre scorso alla
Camera, nella norma sul personale del pubblico impiego, scuola e
università, prevede per il personale in esubero la mobilità
territoriale, anche intercompartimentale; ma anche il ricorso alla
“cassa integrazione” e, in ultima analisi, l’ipotesi del licenziamento.
La possibilità di attuare la mobilità territoriale e il ricorso alla
“cassa integrazione”, sino all’ipotesi del licenziamento, dopo due anni
di messa in disponibilità con il diritto a un'indennità pari all'80%
dello stipendio, possono essere considerate dai più condizioni
inique, perché introducono nel pubblico delle norme applicate nel
comparto privato “dimenticando” però fondamentali regole del mercato
del lavoro, come, ad esempio, il licenziamento dei manager di azienda,
responsabili della mancata produzione. Tempi duri per quei professori
in odore di esubero, tempi duri per tutto il sistema scolastico, tempi
duri per una buona e serena didattica, tempi duri per tutti gli
studenti desiderosi di apprendere, tempi duri per tutti, tranne che per
quella casta politica ed economica, miope ed arrogante, che ci sta
dilaniando giorno dopo giorno.
Aldo Domenico
Ficara
aldodomenicoficara@alice.it