Strepitoso
successo dell’Itis Ferraris di Acireale nelle gare di robotica
organizzate dal dipartimento di Ingegneria elettrica, elettronica e
informatica (Dieei) dell’Università di Catania dove ha conquistato il
primo ed il terzo posto!L’edizione 2012 delle gare ha avuto per titolo
“Il postino” ed ha visto la partecipazione di 25 squadre provenienti da
13 scuole della Sicilia. I giovani aspiranti “campioni” di robotica si
sono cimentati nella missione affidata ai loro piccoli automi costruiti
interamente con mattoncini Lego: raccogliere lettere e pacchi
dall’ufficio postale e consegnarli nelle abitazioni. Postini in
miniatura che si muovono su un campo di gioco delle dimensioni di un
tavolo da ping-pong. Il kit di montaggio contiene, oltre ai classici
mattoncini, un set di sensori e di motori e una Cpu che opportunamente
programmata consente una grande varietà di operazioni e movimenti. Le
squadre si sono preparate alle gare durante l’anno scolastico lavorando
al progetto del loro piccolo ‘postino’ sotto la guida di un
docente-tutor.
Le competizioni di robotica, oggi molto comuni in tutto il mondo,
permettono a gruppi di studenti, studiosi o appassionati di
confrontarsi fra loro e offrono anche al pubblico un’interessante
dimostrazione delle potenzialità di questa disciplina.
La robotica, nella sua multidisciplinarietà permette, infatti, agli
studenti di apprendere in modo spesso divertente concetti relativi alla
matematica, alla fisica, all’informatica, ma anche all’elettronica,
all’automazione e nello stesso tempo consente loro di capire come
realizzare un “sistema” costituito da varie parti interagenti fra loro.
Nella realizzazione dei robot gli studenti, stimolati dallo spirito di
competizione, sono portati a realizzare questi sistemi in un tempo
limitato, organizzandosi in squadre, imparando a suddividersi ruoli e
responsabilità, con risorse e budget limitati, ma con delle regole
comuni.
Uno degli aspetti più importanti di questo tipo di competizioni è
rappresentato dal fatto che emergono solo gli studenti più capaci, ma
spesso si risvegliano, spinti da nuovi stimoli, anche studenti con alte
potenzialità, che però non erano sufficientemente incoraggiati dai
tradizionali strumenti di studio.
Un plauso agli studenti e agli inseganti Nunzia Rapisarda e Pippo
Carmeci (che ha anche dato il nome al robot classificato terzo).
redazione@aetnanet.org