''Ancora
una volta, all'avvicinarsi della ripresa dell'anno scolastico, la
Scuola pubblica deve fare i conti con le difficolta' di sempre:
riduzioni di personale e tagli delle risorse'', e' quanto dichiara il
Consigliere regionale Cesare D'Alessandro (IdV).
''Ho presentato un'interrogazione urgente rivolta all'Assessore Gatti,
perche' a pochi giorni dall'avvio dell'anno scolastico ancora molte
cose devono essere chiarite.
Il Governo Monti, con il decreto sulla semplificazione, ha ritenuto di
dover confermare i tagli alla scuola previsti ed attuati dal precedente
Governo Berlusconi, nel triennio successivo all'anno di approvazione
della L. 133/2008, portando al piu' grande depauperamento di risorse
umane e strumentali nell'ambito della Pubblica Istruzione. A tutto
vantaggio della scuola privata.
I tagli del personale'', prosegue il Consigliere dell'IdV, ''calcolati
in base alla riduzione dell'orario didattico da 30 a 27 ore, non sono
ancora finiti; anzi, proseguiranno anche nell'anno scolastico
2013-2014, quando il modello di 27 ore sara' esteso anche alle classi
quinte. In concreto, nei prossimi due anni vi saranno ulteriori 6 ore
di tagli in tutte le sezioni di scuola primaria a tempo normale.
La strada tracciata da Berlusconi prima, e confermata poi da Monti, ci
sta conducendo inesorabilmente verso un modello di insegnamento sempre
piu' povero, senza compresenze, senza possibilita' di svolgere
attivita' di laboratorio, senza gruppi di lavoro e recuperi.
Accadra' inevitabilmente che soltanto chi puo' permetterselo - e
saranno in pochi, vista la morsa della crisi economica ed occupazionale
- paghera' ai propri figli le opportunita' formative e culturali,
mentre chi non e' benestante i figli se li terra' a casa. Il rischio,
assai concreto, e' che vengano meno le pari opportunita' per tutti.
L'Assessore Gatti, atteso che fra pochi giorni prendera' l'avvio il
nuovo anno scolastico 2012/2013'', conclude D'Alessandro, ''deve dirci
come sara' organizzato il tempo pieno, sia nella scuola primaria che
nella scuola dell'infanzia; quanti laboratori saranno cancellati presso
la scuola media e quante attivita' di recupero e potenziamento verranno
ridotte; quante risorse regionali saranno destinate, nel prossimo anno
scolastico, all'offerta formativa delle scuole superiori''.
Asca.it