L’annuncio dell’ex ministro
Profumo risale al 6 maggio 2012: in tutto questo tempo quel che è stato
prodotto è solo la pubblicazione di un pessimo regolamento,
comprendente un eccessivo numero di giorni di supplenza e la creazione
di un inutile test d’ingresso. Il presidente Anief, Marcello Pacifico,
chiede al nuovo ministro Maria Chiara Carrozza di far partire subito i
corsi e con le modifiche necessarie: in caso contrario migliaia di
ricorsi saranno inevitabili. È passato più di un anno da quando l’ex
ministro dell’istruzione, Francesco Profumo, annunciava, con
un’intervista rilasciata al più importante quotidiano nazionale,
l’intenzione di avviare i corsi di abilitazione specifici per il
personale docente precario: tutto il mondo della scuola ha accolto con
soddisfazione questa decisione, poiché per una volta l’amministrazione
è sembrata volere andare incontro alle esigenze di almeno 100mila
supplenti che necessitano dell’abilitazione all’insegnamento. Le belle
notizie però si sono fermate con quell’intervista. Presto il Ministero
dell’Istruzione ha ripreso ad assumere il solito atteggiamento di
boicottaggio verso una categoria, i precari, per la quale occorrerebbe
ben altro rispetto e senza la quale il sistema scolastico italiano si
bloccherebbe all’istante. Oltre all’attesa infinita, con il decreto che
oggi sarebbe ancora fermo alla Corte di Conti, il Miur lo scorso 25
marzo ha prodotto un regolamento che contiene dei requisiti di accesso
maggiorati (tre supplenze annuali o almeno dal 1° febbraio, anziché 360
giorni complessivi a partire dall’anno scolastico 1999/2000) e
l’inutile creazione di un test nazionale d’ingresso (al fine di
suddividere su tre anni i candidati ai corsi, quando sarebbe bastato
sceglierli per anzianità di servizio o in base ad altri criteri
oggettivi). “Ancora una volta il Miur – commenta il presidente Anief,
Marcello Pacifico - incurante delle richieste dei docenti precari e del
sindacato, ha preferito tenere la testa nella sabbia. E meritarsi, con
questo atteggiamento, l’avvio del contenzioso presso i tribunali della
Repubblica a tutela dei diritti dei lavoratori: nel frattempo, infatti,
sono migliaia i ricorsi che l’Anief ha raccolto e si prepara a
presentare non appena il decreto sui Tfa speciali sarà ufficializzato.
Ci rivolgiamo quindi al nuovo ministro dell’Istruzione, Maria Chiara
Carrozza, perché si attivi per far avviare il prima possibile i corsi
abilitanti speciali. Ovviamente facendo apporre le dovute modifiche”.
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