Rischia di ripetersi lo
'scaricabarile' del 2012, quando per attendere la fine della vertenza
su oltre 4 mila docenti inidonei e quasi mille Itp titolari delle
classi di concorso C999 e C555 si è deciso di non decidere. Per poi
lasciare fuori dalle assunzioni, poche settimane fa, amministrativi e
tecnici. Anief-Confedir: è intollerabile bloccare ancora una volta
l'assunzione di migliaia di dipendenti per premure ragionieristiche che
non hanno alcun fondamento! Anief ritiene davvero grave che per il
secondo anno l'amministrazione decida di sospendere a data da
destinarsi le assunzioni del personale amministrativo, tecnico ed
ausiliario. La motivazione rimane sempre la stessa: la difficile
applicazione dei commi 13 e 14 dell’art. 14 relativi al D.L. 95/2012
sulla spending review, poi convertito nella Legge 135/12, in base ai
quali oltre 4 mila docenti inidonei e quasi mille Itp titolari delle
classi di concorso C999 e C555 verrebbero collocati coattivamente tra
il personale amministrativo e tecnico. Sottraendo altrettanti posti ai
precari collocati nelle graduatorie pre-ruolo. E per questo motivo
l'amministrazione non intende assumere. Vale la pena ricordare,
inoltre, che per gli inidonei che non dovessero trovare collocazione
tra il personale non docente, rimane sempre aperta la possibilità di
essere trasferiti, anche in questo caso coattivamente, presso un'altra
amministrazione pubblica. Pure a centinaia di chilometri da dove sono
in servizio in questo momento. Anief-Confedir ritiene che questa
situazione di stand by non abbia motivo di esistere. I posti vacanti
tra il personale ATA sono infatti circa 40mila: è intollerabile
bloccare ancora una volta l'assunzione di migliaia di dipendenti per
premure ragionieristiche che non hanno alcun fondamento. L'assunzione
dei circa 5.300 ATA, avvenuta nei giorni scorsi, seppur escludendo
amministrativi e tecnici, sembrava un primo passo verso la
normalizzazione del reclutamento del personale non docente della
scuola. Ora, invece, questa decisione ci fa tornare indietro di un
anno. "Non si capisce - commenta Marcello Pacifico, presidente Anief e
segretario organizzativo Confedir - per quale motivo l'amministrazione,
ma anche il Governo, non mettano al primo posto le esigenze legate
all'efficienza del servizio scolastico. Invece di incaponirsi su
operazioni che mortificano tantissimi professionisti, in buona parte
vittime di seri problemi di salute, anche derivanti da cause di
servizio, utilizzandoli su ruoli a loro sconosciuti, perché non si
impegnano a produrre delle norme che rilancino la nostra scuola? Perché
non si chiedono cosa ha portato la Consulta a dichiarare
incostituzionale il dimensionamento di 2mila istituti? Perché -
continua Pacifico - non approfondiscono i motivi che hanno convinto la
Corte di Giustizia Europea ad avviare una procedura d'infrazione contro
l'Italia per mancata attuazione della normativa che tutela la
stabilizzazione dei precari?". Il sindacato ricorda che per evitare il
transito di inidonei e Itp nei ruoli del personale Ata ha avviato un
ricorso ad hoc al Tar Lazio, con il primo fine di ottenere la
sospensione del decreto interministeriale, firmato nel marzo scorso,
che vuole dare seguito, sul piano attuativo, proprio agli artt. 13 e 14
della Legge 135/12. “Il nostro ricorso – spiega ancora Pacifico – vuole
evitare che con questo passaggio professionale il Governo riesca
nell’obiettivo di danneggiare tutti: i docenti inidonei, che oltre al
cambio forzato di ruolo potrebbero ritrovarsi costretti a cambiare
provincia; gli ITP perché ‘degradati’ in Ata; il personale Ata in
attesa del ruolo perché rischia di veder vanificate le proprie
aspettative di stabilizzazione, mortificate dall’occupazione di tanti
posti vacanti e disponibili dal personale transitato da altri ruoli”.
“A questo punto – conclude il sindacalista Anief-Confedir – il Governo
non ha scelta: trovi i 100 milioni di euro l'anno, fino al 2017, per
evitare il passaggio forzato di inidonei e Itp. Come chiedono tutti. Ad
iniziare dal Parlamento, i cui rappresentanti si sono più volte già
espressi contro questa norma ritenuta palesemente sbagliata”. Tutti i
dipendenti interessati a chiedere informazioni su come ricorrere
possono scrivere a riconversione@anief.net o a inidonei.itp@anief.net.
Anief.org