Se i ragazzi
giocano con smartphone, tablet e giochi elettronici, guardano la tv o
ascoltano musica, a tavola mangiano male e parlano poco in famiglia. Il
problema però non dipende solo dai figli, ma dai genitori che offrono
loro spesso cibi poco salutari, usano loro stessi gli smartphone a
tavola e accettano il silenzio della prole. La relazione fra uso dei
media e abitudini familiari durante i pasti principali è stata
approfondita dei ricercatori della università del Minnesota, a
Minneapolis, con una indagine pubblicata sul Journal of the academy of
nutrition and dietetics.
Lo studio ha confrontato l’uso di dispositivi elettronici da parte
degli adolescenti, il tipo di cibi serviti a tavola e il livello di
comunicazione in oltre 1.800 famiglie americane.
L’uso dei media elettronici era preponderante soprattutto nelle
famiglie con bassi livelli di comunicazione. “L’uso dei dispositivi
elettronici è anche direttamente associato a menù carenti di verdure,
frutta, succhi al 100% di frutta, latte e carne - spiegano gli autori -
mentre c’è abbondanza di bevande zuccherate. Sarebbero necessarie
campagne di sensibilizzazione verso le famiglie per correggere tali
cattive abitudini”.
Commenta Andrea Vania, docente di pediatria alla Sapienza e consulente
per la nutrizione della Società italiana di pediatria, SIP: “Il
problema si fa sempre più evidente anche in Italia, dove è facile
osservare ragazzini che perfino al ristorante giocano con i dispositivi
elettronici. La tecnologia va sempre più avanti, fa parte della vita di
figli e dei genitori, che danno essi stessi il cattivo esempio
rimanendo connessi agli smartphone e ai telefonini mentre mangiano.
Condividere i pasti con la tv e gli altri media elimina gli aspetti
sociali e affettivi che si solidificano a tavola”.
Lo specialista sottolinea che, di fronte ad una tale epidemia di
schermi elettronici, si debbano rivedere anche le 2 ore massime al
giorno di televisione consentite dai pediatri italiani ai ragazzi.
“Anche la qualità dell’alimentazione è diventata pessima. I genitori
italiani scelgono sempre più piatti pronti, cibi congelati da scaldare
e spuntini spazzatura - precisa Vania - I ragazzini, distratti dai
media, mangiano qualsiasi cosa viene loro offerta senza neanche
rendersene conto. Paradossalmente dovremmo sfruttare queste distrazioni
per dare loro più frutta e verdura, il cui consumo è in forte in calo
anche in Italia”.
Come risolvere il problema? “Le campagne di sensibilizzazione fanno
poco. Sono le regole interne delle famiglie a evitare i danni. E' stato
dimostrato che le famiglie che danno più regole a tavola, divieti di
schermi inclusi, sono anche quelle in cui la qualità dei cibi è
superiore”.
Ansa.it