Tensione a
Milano, Padova, Roma e Napoli, dove movimenti, collettivi, sindacati di
base e associazioni varie sono scese in piazza in occasione dello
#scioperosociale indetto, tra le altre cose, contro il Jobs Act, lo
Sblocca Italia e la riforma della scuola varata dal governo Renzi. A
Milano ci sono stati scontri al corteo indetto dalla Fiom. La
manifestazione degli studenti e degli antagonisti si è scontrata con le
forze dell'ordine che impedivano l'accesso verso il Duomo in piazza
Santo Stefano. Gli studenti, schierati dietro uno striscione e con
indosso dei caschetti rossi da cantiere, hanno cercato di forzare il
cordone composto da agenti e carabinieri che li hanno respinti a colpi
di manganello e sparando dei lacrimogeni. Gli agenti sono stati anche
bersagliati dal lancio di oggetti e fumogeni.
Momenti di tensione, sempre a Milano, anche alla manifestazione in
piazza Duomo: alcuni esponenti dei movimenti antagonisti hanno tentato
di forzare le transenne poste sul sagrato del Duomo, hanno esploso
alcuni petardi e sono brevemente entrati in contatto con le forze
dell'ordine. Il tutto mentre stava iniziando a parlare il leader della
Cgil, Susanna Camusso, che è stata accolta da due minuti di fischi
dalla piazza, poi coperti da un applauso generale. Alcune decine di no
Tav hanno cercato di arrivare sul sagrato della cattedrale buttando per
terra le transenne. Sono stati bloccati da alcuni agenti della Digos e
ne è nato un parapiglia a cui si sono aggiunti alcuni agenti in assetto
antisommossa. Quando la situazione stava per degenerare il servizio
d'ordine della Fiom, che era schierato in piazza Duomo per il comizio
del loro leader Maurizio Landini, si è frapposto fra i due
schieramenti.
Anche a Padova i manifestanti - circa 500 - si sono scontrati con le
forze dell'ordine dopo che hanno tentato di raggiungere la sede del Pd.
Fra i feriti c'è anche il capo della squadra mobile della città veneta.
Mentre a Napoli i manifestanti hanno bloccato l'accesso alla
Tangenziale di corso Malta. A Roma invece, un gruppo di circa 30
lavoratori, con il sostegno dell'Usb, è salito in cima al Colosseo e ha
srotolato gli striscioni "Io sto con Ilario e Valentino" e "No alla
privatizzazione del trasporto pubblico". "Siamo in 20mila e non temiamo
i manganelli del governo". Ad affermarlo, dal camion che funge da
improvvisato palco mobile del corteo di Cobas, movimenti sociali,
studenti e migranti che si sta snodando per le vie di Roma sono stati
gli stessi organizzatori del corteo che è arrivato nella zona dello
Scalo di San Lorenzo.
IL PROGRAMMA DELLE MANIFESTAZIONI
Diversi gli appuntamenti organizzati nella capitale dal Laboratorio per
lo Sciopero sociale, in varie zone della città, tra i quali un corteo
di studenti, precari, migranti e sindacati di base e conflittuali dalle
10 da piazza della Repubblica a piazza Vittorio; alle 10 un presidio
dei ricercatori davanti il ministero della Pubblica Amministrazione;
alle 10 presidio, volantinaggio e blocco dei musei capitolini "contro
la precarietà imposta da Zetema"; alle 10 assemblea pubblica sotto il
Campidoglio dei lavoratori USI del Comune di Roma, dalla Rete delle
municipalizzate, delle cooperative sociali e di altri consorzi ed ATI;
alle 14 "carovana" europea di rifugiati e migranti con un presidio in
piazza Montecitorio; alle 15 sit-in sotto il ministero dell'Istruzione
in viale Trastevere con lo slogan "No alla buona scuola di Renzi"; alle
17:30 corteo territoriale contro Jobs Act e Sblocca Italia da piazza
Cinecittà a Piazza dei Consoli. A Milano è stato organizzato un raduno
dalle 9:30 a largo Cairoli, a Napoli la mattina assemblea degli
studenti medi, precari della scuola e Cobas dalle 8:30 in piazza del
Gesù, con blocco della didattica di scuole e università; corteo
unitario dalle 10 da piazza Mancini; corteo di studenti medi ed
universitari nella zona del casertano; azioni alle Asl di Stop Biocidio
e Comitato Diritti Salute e Ambiente - iniziativa Magnammece o Pesone;
il pomeriggio picchetti nella zona delle multinazionali
dell'abbigliamento nelle vie dello shopping.
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