"Custodire il pianeta nutrire l'umanitá".
È la lezione-impegno-promessa, che rimane a conclusione dell'avventura
dell'EXPO che ha reso l'Italia protagonista di nuove formative e
sociali e che potranno diventare "materia di studio e di formazione"
per le nuove generazioni. L'Expo chiude, ma la quotidianità della vita
impegna ad un'applicazione di principi e valori, norme e comportamenti
che siano coerenti con quanto ufficialmente proclamato.
La Fondazione Sorella Natura,
che si pone nella prospettiva della Saggia Ecologia, nel corso di un
recente incontro a Milano. ha evidenziato che per effettuare un
corretto e produttivo intervento, l'azione educativa deve esser
eco-orientata nelle strutture, nei contenuti curricolari -metodologici
- didattici; nei comportamenti di tutto il personale educativo: solo
così potranno essere formati i cittadini di domani in una prospettiva
eco-compatibile.
L'educazione ambientale, trasversale alle discipline, come l'educazione
civica, alla legalità, alla cittadinanza, alla corretta alimentazione,
come pure l'educazione stradale, economica, al risparmio, e alla
salute, costituiscono non un "extra" dell'ordinario scolastico, ma
dovrebbero essere inserite e inglobate nel percorso formativo attivo,
utilizzando i diversi contenuti disciplinari come mezzo e non come fine
della vita scolastica.
L'azione educativa, rispondendo alle esigenze dell'oggi, deve esser
eco-orientata nelle strutture; nei contenuti
curricolari-metodologici-didattici; nei comportamenti di tutto il
personale educativo: solo così potranno essere formati i cittadini di
domani in una prospettiva eco-compatibile, garanzia di salvaguardia del
nostro Pianeta.
Le frequenti manifestazioni d'irregolarità climatiche che sconvolgono
il vivere comune, che ribaltano l'ordinato piano climatico delle
stagioni, sono, infatti, segni evidenti che le cose sono cambiate e,
purtroppo, in peggio.
Nel corso dell'incontro è stato presentato, inoltre, il corso base, con
successive specializzazioni ed alta formazione, per il conseguimento,
secondo le norme vigenti, della qualifica di Guardia Ecologica
Volontaria AMICA del CREATO, per fare in modo che i giovani possano
acquisire capacità professionali di supporto alle imprese
agricole, artigianali, commerciali, industriali, ai professionisti ed
ai singoli cittadini, per corretti comportamenti ambientali ed
osservazione delle norme, con l'obiettivo di mettere in atto un'azione
di prevenzione degli eco-reati, che, dal punto di vista educativo, è
certamente più efficace della sanzione, che va messa in atto solo dopo
che l'azione preventiva non abbia avuto effetto.
Come i "Baschi blu per la cultura" riconosciuti dall'Unesco, anche la
nuova "Guardia ecologica Amica del Creato" diventano prospettive
occupazionali per i giovani ed è bene che a scuola se parli, che gli
insegnanti diventino mediatori di nuove prospettive occupazionali,
capaci di dare speranza e futuro ai nostri ragazzi.
Giuseppe Adernò
g.aderno@alice.it