Toccafondi: "Più
di 120 mila studenti hanno seguito progetti, obiettivo è raddoppiare
dato positivo"
Nencini: "Attenzione a utenza debole. Domande su omicidio stradale sui
test patente"
Sono più di 120.000 gli studenti che nell’a.s. 2014/2015 hanno svolto i
progetti che il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della
Ricerca ha messo in atto per l’educazione ela sicurezza stradale. Sono
676 le scuole coinvolte, per 4.441 classi in tutta Italia. Questi primi
dati, positivi ed incoraggianti, denotano che il tema è molto sentito
dalle istituzioni scolastiche e dagli studenti. Fondamentale ed
importante la collaborazione, nata circa un anno fa, tra Miur e
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Indispensabile
continuare a fare squadra,poiché la collaborazione tra le Istituzioni
aumenta la qualità dei progetti e la partecipazione dei giovani. Oltre
8.000 sono gli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo e
secondo grado, coinvolti dal Mit con progetti volti a sensibilizzare i
ragazzi sulla sicurezza stradale, messi a punto in collaborazione con
le maggiori federazioni sportive italiane, l’Agenzia per la Mobilità di
Roma, l’Università Sapienza e la Polizia stradale. Tra i progetti che
hanno raccolto un maggior numero di adesioni, ‘Sulla buona strada in
bici’ e Icaro 15.
Questa mattina, in una conferenza stampa svolta a Montecitorio, il
Sottosegretario al Miur Gabriele Toccafondi ed il Viceministro al Mit
Riccardo Nencini hanno presentato il monitoraggio dei progetti svolti
nelle scuole sull’Educazione Stradale e le iniziative che si metteranno
in campo per il futuro. Alla conferenza stampa hanno partecipato anche
i componenti della IX Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni,
l’On. Vincenzo Garofalo - Vice Presidente - e l’On. Paolo Gandolfi.
“Dopo un anno di collaborazione tra i due ministeri si vedono già i
primi risultati, positivi ed incoraggianti. Ma non ci fermiamo qui,
vogliamo implementare e aumentare il coinvolgimento dei ragazzi,
raddoppiando i numeri per il prossimo anno, attraverso un’informazione
sistematica nelle scuole sulle iniziative di educazione stradale
realizzate da soggetti istituzionali ed Enti locali e associazioni di
categoria. Tutto questo si realizzerà sostenendo le scuole con una
piattaforma informatica che consentirà un monitoraggio costante e
renderà fruibili a tutti gli istituti i progetti di educazione stradale
realizzati sul territorio”. Questo quanto dichiarato da Gabriele
Toccafondi, Sottosegretario al Miur.
“Andiamo nelle le scuole per parlare con ragazze e ragazzi che hanno
un’età decisiva, sono gli automobilisti del domani ed è giusto che
abbiano una cognizione piena di ciò che rischiano per se stessi e gli
altri quando si metteranno sulla strada”- ha detto il Viceministro
Nencini durante la conferenza stampa. “Abbiamo messo a punto – ha
spiegato Nencini – una serie di campagne di sensibilizzazione per
portare i ragazzi ad assumere una guida responsabile e sicura. Gli
ultimi dati Istat sugli incidenti stradali – ha sottolineato Nencini -
non sono confortanti. Cresce il numero delle vittime che coinvolgono
gli utenti ‘deboli’: pedoni, ciclisti e motociclisti e tra le cause
maggiori ci sono distrazione e alta velocità alla guida. Dati che
indicano l’urgenza di mettere in campo regole che puntino ad una
maggiore sicurezza delle persone prima di tutto nelle grandi aree
metropolitane e a rendere le città più a misura d’uomo. Con una
maggiore attenzione agli utenti vulnerabili. A breve sarà approvato il
reato di omicidio stradale. Subito dopo – ha anticipato Nencini in
conferenza stampa - modificheremo i test della patente di guida perché
i ragazzi, nell’età più delicata, imparino sin da subito cosa prevede
la legislazione in materia. La consapevolezza di ciò che può succedere
può servire a fare da deterrente”.
Miur