"Siamo profondamente insoddisfatti per la risposta
ricevuta, che non entra nel merito del quesito posto e non prende
posizione rispetto alle gravi dichiarazioni fatte dall'ANP,
l'Associazione nazionale dirigenti e alte professionalità della scuola,
che in un corso di formazione ha affermato pubblicamente che uno dei
vantaggi della legge 107/2015, la cosiddetta 'Buona scuola', è il fatto
che permetta ai dirigenti scolastici - cito testualmente - 'di non
avere le mani legate rispetto ai docenti contrastivi'".
Così il senatore Fabrizio Bocchino, Sinistra Italiana-Altra Europa con
Tsipras, a proposito dell'intervento della sottosegretaria Anna
Borletti dell'Acqua, chiamata oggi a rispondere per conto del MIUR a
una interrogazione presentata dallo stesso Bocchino insieme ai senatori
Campanella, Vacciano, Bencini, Petraglia, Simeoni, Mastrangeli (Gruppo
Misto).
"Sostenere che la legge 'prevede per i docenti di scegliere tra le
varie proposte di incarico formulate dai dirigenti', significa far
finta di non capire che la libertà d'azione nei confronti dei docenti
definiti 'contrastivi' offerta dalla legge 107/2015 e apprezzata
dall'ANP si riferisce alla gestione del rapporto di lavoro una volta
che l'incarico sia stato accettato".
"Inaccettabile", secondo il Senatore Bocchino, anche la giustificazione
addotta dal MIUR per non intervenire in alcun modo contro l'ANP,
revocando l'accreditamento alla formazione come richiesto
nell'interrogazione: "Secondo il MIUR, i partecipanti sono liberi di
scegliere o meno di partecipare alle attività dell'ANP. Se non gli
stanno bene i contenuti proposti, non devono fare altro che non
partecipare alle attività. Ma la libertà d'insegnamento non è un
principio costituzionale che dovrebbe stare a cuore anche ai dirigenti
scolastici?".
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