Grande confronto culturale ed infinita emozione per i corsisti, italiani ed immigrati di Paesi Terzi, che, dopo qualche perplessità iniziale, giorno dopo giorno, nel corso delle 25 ore di attività, si sono messi in gioco, accettando in primis le diversità di lingua, di tradizioni e di credo religioso, accogliendo successivamente la sfida di salire su un palcoscenico con un microfono in mano, creando una contaminazione emozionale, sperimentando una progettualità condivisa, finalizzata al miglioramento dei rapporti umani e all'integrazione culturale e lavorando con impegno ed entusiasmo nella veste di cantanti, sceneggiatori e tecnici della "CPIA Two Band".
Per i giovani detenuti l'allestimento dello spettacolo ha avuto una grande valenza a livello formativo ed emozionale, anche grazie alla promozione dei principi di legalità, verità e giustizia. Le canzoni e gli inni nazionali, messi in scena, sono stati oggetto di analisi testuale e di riflessioni non solo in lingua italiana, ma anche in lingua inglese, francese ed araba.
Dal laboratorio è emersa l'idea che il confronto culturale sia fondamentale per consentire una convivenza pacifica tra gli uomini, capaci di trovare i punti di unione per costruire ponti e non muri. Oltre alla centralità dell'essere umano, grandissima importanza è stata data all'idea che per realizzare i progetti di vita occorre impegno, fatica, rinuncia alla via breve per percorrere la via maestra, quella che chiede ad ognuno di noi "di dare di più".
Il filmato dello spettacolo è stato riprodotto su DVD grazie all'autorizzazione del Ministero della Giustizia e del Dipartimento per l'Amministrazione Penitenziaria ed alla collaborazione del Direttore, A. Tiralongo, del Comandante, S. Bruno, dei funzionari giuridico pedagogici, F. Cocuzza e M. Romano e di quanti altri hanno contribuito alla riuscita del progetto.
prof.ssa Marisa Brancato