"I giusti
brilleranno come stelle".
"Non ti chiediamo perché ce l'hai tolto, ti ringraziamo perché ce l'hai
donato". Con questi sentimenti di gratitudine e riconoscenza siamo qui
vicini alla famiglia per rinnovare il nostro "grazie" per i tanti doni
ricevuti, insegnamenti, ammonizioni, consigli, opportunità di crescita
nella professione che grazie al suo impegno creativo, alla sua
testimonianza, al suo carisma,abbiamo avuto la fortuna di realizzare.
Il preside Capodanno ha saputo offrire una vera testimonianza
cristiana mediante l'insegnamento prima e la guida
dell'innovativa scuola media "Leonardo Grassi" , fucina e
palestra di sperimentazioni didattiche dalla scuola a tempo prolungato
alla scuola dell'inserimento degli handicappati,
dell'integrazione dei disabili dell'inclusione nel tessuto sociale di
quanti bussavano alla porta della scuola ed erano "bisognosi di
particolari attenzioni".
E' questa la più bella e pedagogica definizione che un educatore
attento, capace di saper "guardare tutti ed osservare ciascuno" ci
lascia come preziosa eredità. Attraverso il servizio di rinnovamento
della scuola e nell'ambito dell'UCIIM che ha sempre considerato la "sua
casa, la sua grande famiglia" ha accompagnato e guidato la
preparazione degli insegnanti: un impegno svolto sempre con dedizione,
disinteresse, carità e verità, esemplarità e saggezza.
La scuola e l'uomo, emblema dell'UCIIM, si sono incarnati nel suo agire
professionale, mettendo sempre al centro lo studente, l'alunno, la sua
storia, il suo vissuto e quindi attivando un percorso "insieme" e
non solo "accanto", un percorso di formazione integrale e di
educazione attraverso l'istruzione e le discipline scolastiche, mezzo e
strumento e non il fine della scuola, che educa e forma persone e
cittadini.
La concezione di uomo-persona, linea pedagogica
dell'UCIIM, tracciata dal Fondatore Gesualdo Nosengo,
mutuata da San Tommaso d'Aquino e arricchita dalla visione del
personalismo cristiano, soprattutto attraverso le letture di Jacques
Maritain e Mounier , ha trovato centralità in Gesù Maestro ,
modello del vero educatore attento e capace di venire incontro ai
bisogni di tutti e di ciascuno.
Queste cose ci ha insegnato il preside Capodanno e noi abbiamo seguito
le sue orme.
Ce l'ha insegnato con i fatti e la presenza del carissimo
Toti, accolto in casa, già ricca di otto figli, e che
ora è diventato il bastone
della sua vecchiaia, la colonna della casa, come mi ha
confidato con tenerezza nel corso di una recente visita, ne danno
ampia testimonianza.
La sua spiritualità è maturata sempre più alimentata da una fede
incrollabile ed in questi ultimi anni nel crogiuolo della
sofferenza ha arricchito il suo spirito di preghiera e di fiducioso
abbandono al Signore, in attesa che venisse a bussare alla sua porta ed
essere pronto ad aprirgli.
Ecco, il momento è arrivato, la porta si è aperta ed il piccolo seme
che ha sempre voluto restare nascosto, umile, dimenticato, è
germogliato, positivi sono i frutti e secondo la metafora poetica
ecco "un aratro in fondo alla maggese" , simbolo e segno del
lavoro del saggio agricoltore che traccia un solco, che segna il
percorso e dà un'identità.
L'identità UCIIM che il preside Capodanno ha testimoniato e trasmesso ,
è quasi un marchio a fuoco che rimane impresso nei nostri cuori e
non solo nel ricordo nostalgico del passato.
Ut Christum Imitemur Integre Magistrum,
non è solo la sigla dell'UCIIM, ma è stato il canone della sua
vita, il binario della sua professione di Maestro ed Educatore, sulle
orme di Gesù Maestro, che conosce le
sue pecorelle, le chiama per nome, le guida e le accompagna, e va in
cerca di quella smarrita e la pone sulle spalle.
Noi dell'UCIIM, quanti l'hanno avuto come Preside e Amico, avendo
ricevuto un dono così grande e prezioso abbiamo il dovere di custodirlo
e la vera ricchezza di una testimonianza preziosa si ha quando si
riesce a donarla agli altri e continuare nel tempo il ricordo e la
memoria, mettendo in atto i suoi saggi consigli.
Grazie, Preside Capodanno
Grazie, Francesco,
Grazie, Papà
"Signore, non ti chiediamo perché ce l'hai tolto, ti ringraziamo perché
ce l'hai donato". Amen.
I funerali saranno celebrati oggi 5 luglio alle 17.30 nella chiesa di
Monserrato Catania.
Giuseppe Adernò