L’ecomafia, neologismo
coniato da Legambiente, è diventato tema di discussione per il
Cavalieri al Merito della Repubblica, riuniti in occasione dell’avvio
delle attività sociali. Dopo il saluto del presidente, Uff.
Francesco Frazzetta e del commissario Alfredo Lieto, il vice presidente
Giuseppe Adernò ha introdotto l’argomento, “Legalità nel territorio
siciliano. Il valore della coerenza” presentando il Relatore: Cav.
Giuseppe Antoci, presidente del Parco dei Nebrodi, nominato Cavaliere
della Repubblica per il suo impegno civile a difesa della legalità.
L’attento pubblico, nel salone del Centro direzionale della Città
Metropolitana di Catania, in via Nuovaluce, ha seguito con vivo
interesse e pieno coinvolgimento la trattazione della tematica,
intrecciata con il racconto di fatti e gesti compiuti all’insegna della
coerenza.
La relazione e il racconto dell’esperienza diretta che ha visto
protagonista il presidente del Parco dei Nebrodi, il quale, in risposta
al giro di malaffare, che ha contrassegnato le procedure degli appalti
si è fatto promotore mediante un “protocollo di legalità” di bloccare
il business di terreni demaniali, ottenuti dai mafiosi in concessione
da amministratori corrotti e impauriti a 30 euro per ettaro, anziché a
3 mila così da accaparrarsi i fondi europei per colture biologiche mai
impiantate” Per questo Antoci ha subito un agguato restando vittima di
un attentato mafioso, per fortuna scampato, grazie alla coraggiosa
attenzione degli uomini della scorta.
Il protocollo di legalità promosso dal Presidente Antoci per i
contratti nel settore ambientale, è stato adottato nel 2016 da tutte le
Prefetture di Sicilia e Calabria ed il 27 settembre 2017 è stato
recepito dal nuovo codice antimafia e applicato in tutto in territorio
nazionale.
L’impegno e la coerenza sono stati premiati e dalla Sicilia, a
beneficio dell’intero territorio nazionale si realizzano positivi segni
concreti di legalità, che non viene solo proclamata, ma applicata a
condivisa.
Sradicare il malaffare, la corruzione, le false dichiarazioni, le
raccomandazioni, non è facile, se non si formano le coscienze anche
mediante concreti segni di rispetto delle persone e delle leggi.
La vera educazione alla legalità come fra l’altro è stato documentato
dagli interventi dei presidenti dell’ASAEC - associazione
antiestorsione- Nicola Grassi; dell’UCIIM - docenti cattolici- Maria
Antonietta Baiamonte e di Acireale, Rita Calderone; del coordinatore
del dipartimento del CAD - Centro Ascolto del Disagio-, Eugenio De
Cristofaro; della Croce Rossa, Stefano Principato, si alimenta di
testimonianza e di coerenza, nella fedeltà ai valori proclamati,
diventando così un efficace antivirus che garantisce sviluppo e
progresso
La consegna del Crest in pietra lavica con lo stemma dell’ANCRI al Cav
Antoci, il quale ha aderito al sodalizio, ha concluso l’evento
promosso dalla Sezione territoriale di Catania con il coinvolgimento
delle altre associazioni.
Giuseppe Adernò