L'incontro che ha visto la partecipazione delle delegazioni dell'Ambasciata del Dono, promossa dai Consigli Comunali dei Ragazzi, dell'Ambasciata della Fratellanza, della scuola di Piano Tavola frazione di Belpasso, i delegati di Cefalù, Maletto, Messina, Caltanissetta, Agrigento e delle scuole di Palermo ed in particolare gli studenti del Parlamento multietnico dell'Istituto Ferrara di Palermo, i quali hanno eletto ambasciatrice Tesfav Afrah, Abrahem diciottenne sudanese , arrivata in Italia con il barcone di fortuna. Nel presentarsi ha letto la lettera indirizzata al suo insegnante di Religione nella quale racconta la sua storia.
Giuseppe Adernò
Allegata lettera pubblicata da IL RIFORMISTA
Leggendo e ascoltando questa testimonianza non si può restare indifferenti. La lettera ha commosso tutti ed ha suscitato un corale coinvolgimento nell'auspicare il riconoscimento della cittadinanza italiana a quei giovani che come Afrah, pensano in italiano e sono ben inseriti nel tessuto culturale della Nazione.
I ragazzi sindaci, in rappresentanza dei Consigli Comunali dei Ragazzi, si sono schierati dalla parte dei loro coetanei ed auspicano un incontro nazionale nell'aula Montecitorio perché venga approvata la proposta di legge "Ius culturae" che modifica l'attuale principio "ius sanguinis" per ottenere la cittadinanza, assegnando all'elemento culturale il criterio essenziale per ottenere la cittadinanza, considerando che già tutti i minori nel nostro Paese, a prescindere dalla nazionalità, godono degli stessi diritti e che la legge presta particolare attenzione alla tutela dell'infanzia e dell'adolescenza.
Sarà una conquista di civiltà e non una merce di scambio elettorale tra i partiti.